Sala rimette il presepe a Palazzo Marino. L’ultimo fu nel 2009 con la Moratti

Milano, 22 novembre 2016 - È un ritorno, sette anni dopo. Un presepe artistico sarà collocato nel cortile di Palazzo Marino dal prossimo 8 dicembre in vista del Natale. Il precedente risale al 2009, quando l’allora sindaco Letizia Moratti e l’ormai ex leader della Lega Umberto Bossi, dopo un incontro nella sede del Carroccio di via Bellerio, ebbero l’idea di collocare il Bambin Gesù, Madonna, San Giuseppe, Re Magi, bue ed asinello nel cuore della sede del Comune. Sette anni dopo, ecco la decisione di un’amministrazione comunale di tutt’altro colore politico, non di centrodestra ma di centrosinistra. Un segnale di attenzione nei confronti dei cattolici milanesi in un momento nel quale alcuni Comuni e alcune scuole hanno deciso di non collocare più il presepe nei luoghi pubblici per «rispettare» genitori e bambini di altre fedi religiose, musulmani in primis.

Il Comune targato Sala, invece, sceglie la linea del rispetto delle tradizioni. Un’idea lanciata lo scorso 7 ottobre, durante la seduta di Giunta, dall’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran. L’esponente del Pd ha proposto al sindaco e ai colleghi di collocare il presepe in piazza San Fedele, proprio dietro Palazzo Marino. Il dossier presepe, subito dopo, è stato affidato all’assessore al Tempo Libero Roberta Guaineri. Ecco la soluzione trovata. Il presepe è stato donato al Comune di Milano dall’Agenzia di promozione turistica della Basilicata. Da Palazzo Marino fanno sapere che si tratta di un «presepe artistico», realizzato da artigiani specializzati. L’installazione sarà inaugurata l’8 dicembre, il giorno dopo Sant’Ambrogio, e sarà visitabile durante tutto il periodo natalizio (le modalità delle visite al presepe saranno comunicate tra qualche giorno). Negli anni scorsi, durante l’amministrazione Pisapia, la Giunta non aveva fatto collocare presepi all’interno di Palazzo Marino, ma aveva patrocinato allestimenti simili, promossi anche dal Giorno, di fianco al Duomo.  massimiliano.mingoia@ilgiorno.net