Travolge e uccide pedone, l'arrestato al gip: "Ho un vuoto di memoria"

L’investitore dell'88enne spiega di non ricordare nulla dell'incidente

Pedone investito da pirata strada in via Michelino da Besozzo a Milano

Pedone investito da pirata strada in via Michelino da Besozzo a Milano

Milano, 30 gennaio 2018 - Un vuoto di memoria e nessun ricordo dell'incidente. Si è difeso così nell'interrogatorio di garanzia di questa mattina Alessandro Ghezzi, il milanese di 45 anni in carcere da sabato scorso per aver travolto e ucciso, a Milano, con la sua auto l'88enne Sandro Orlandi al quale non ha prestato soccorso.

L'uomo, rispondendo alle domande del gip Livio Cristofano, si è riconosciuto nelle immagini delle telecamere che hanno ripreso lo schianto e ha sostanzialmente ammesso il fatto, per cui si è detto "molto dispiaciuto" ma anche aggiunto di aver avuto una sorta di amnesia. A breve il giudice scioglierà la riserva sulla decisione di convalidare l'arresto e la misura cautelare in carcere, come chiesto dal pm titolare dell'inchiesta, Francesco De Tommasi. L'accusa contestata è omicidio stradale aggravato dalla fuga e la guida in stato d'ebbrezza (aveva un tasso di alcol nel sangue di 1,5, mentre il limite consentito è 0,5).

Stando alle indagini, coordinate dalla Procura e condotte dalla Polizia locale, intorno alle 20 di sabato scorso la vittima sarebbe stata investita dall'auto del 45enne e sbalzata via per 22 metri sulla strada. Ghezzi, difeso dal legale Paolo Rampinini, sarebbe però fuggito dal luogo dell'impatto, senza soccorrere il ferito e andando a sbattere contro due veicoli fermi. Dopo di che è stato rintracciato dagli agenti della Polizia locale e arrestato. Da quanto si è saputo, la sua macchina, intestata alla madre, è senza assicurazione e lui guidava con la patente sospesa.

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