Migranti, ancora palazzi occupati: polveriere pronte ad esplodere

Nei quartieri milanesi li hanno ribattezzati alberghi fuorilegge. Ed è balletto degli sgomberi

Migranti occupano stabile abusivamente

Migranti occupano stabile abusivamente

Milano, 28 agosto 2017 - Nei quartieri milanesi li hanno ribattezzati alberghi fuorilegge. Palazzoni, alcuni, che ricordano lo stabile di via Curtatone a Roma sgomberato nei giorni scorsi, con all’interno oltre 200 migranti. E mentre a Roma si indaga sulle condizioni dello stabile sotto accusa (il sospetto è che dietro le occupazioni ci fosse un racket) e dal ministero dell’Interno è stata annunciata una direttiva per bloccare gli sgomberi in assenza di alternative abitative, a Milano ci si domanda come saranno affrontati i problemi ancora irrisolti. Gli ultimi due sgomberi risalgono a giugno e luglio: così sono stati «liberati» l’ex hotel di via Lampedusa alla periferia sud, di proprietà privata, con all’interno decine di immigrati quasi tutti di origine nordafricana, e la ex scuola media Pavoni di via Crespi 40, vicino piazzale Maciachini, tra le cui pareti vivevano oltre 70 disperati provenienti soprattutto da Ghana e Gambia.

Ma restano stabili ancora occupati, tra cui la ex scuola media di via Pizzigoni, a Villapizzone, chiusa tre anni fa per la presenza di barriere architettoniche e per amianto. Lo scorso inverno è stata utilizzata per l’emergenza freddo. Ad aprile è stata occupata e, tuttora, è invasa da decine di migranti e sbandati. Il Municipio 8, ricorda il presidente Simone Zambelli, chiede da tempo l’abbattimento dell’edificio in modo che lo spazio possa essere restituito al quartiere. Altro caso è quello dell’ex deposito tra le vie Chiesa Rossa e De Sanctis: nato come deposito di farina dell’azienda Molini-Certosa, è stato quartier generale dei bus Sila per oltre 50 anni.

L'ultima proprietà è fallita, lasciando l’area alla mercé di occupanti. «L’attenzione è massima- sottolinea Alessandro Bramati, presidente del Municipio 5-  perché la situazione è critica. Il curatore fallimentare ha indetto una gara e lo spazio è già stato aggiudicato. Un passo avanti. Siamo ora in attesa di sapere il progetto per il futuro». Mentre un piano di riqualificazione è già pronto per i cinque fabbricati ex Ligresti di via Antegnati, sgomberati nei mesi scorsi, dove sorgeranno 400 alloggi di edilizia convenzionata grazie a un Fondo immobiliare composto da azionisti privati e pubblici. «I lavori partiranno a settembre. Nel frattempo, alcuni spazi sono stati nuovamente occupati», aggiunge Bramati. Rifugio di disperati è pure l’ex hotel Pasteur di via Guinizelli 22, zona viale Monza. Otto piani espugnati da migranti. «È l’ennesima occupazione da parte di clandestini che viene quasi “silenziata” dal Comune», tuona l’opposizione. C’è un intervento di restauro in vista, a cura della nuova proprietà, e i cittadini del quartiere incrociano le dita. Sulla lista anche il caso segnalato da Andrea Pellegrini (Lega), assessore alla Sicurezza del Municipio 9: tende e giacigli nell’area ex Manifattura Tabacchi. Perché il balletto di occupazioni e sgomberi pare infinito.

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