Scavalca e finisce sotto un treno. Morto sul colpo. "Era un writer"

Aveva 37 anni, abitava a Sesto. In spalla aveva un grosso zaino

Gli agenti della Polfer e i vigili del fuoco sul posto (Newpress)

Gli agenti della Polfer e i vigili del fuoco sul posto (Newpress)

Milano, 21 luglio 2017 - Forse aveva scavalcato la recinzione per andare a dipingere sul muro della ferrovia, dopo aver legato la sua bicicletta. In spalla aveva un grosso zaino che probabilmente conteneva bombolette spray. "Non si preoccupi, sto andando soltanto a disegnare", avrebbe detto a un anziano che si era accorto della sua presenza e che pensava volesse derubarlo. Mauro M., 37 anni di Sesto San Giovanni, è morto ieri sera poco dopo le 21.30 in zona Greco-Pirelli, urtato da un treno che stava passando proprio nel momento in cui si apprestava ad attraversare i binari della ferrovia dalle parti di in via Breda, al confine tra Milano e Sesto. Un’imprudenza pagata con la vita. Sul posto sia i vigili del fuoco che i sanitari del 118, anche se per Mauro ormai non c’era più niente da fare: l’uomo, artista che in passato aveva anche ricevuto dei premi per le sue opere e che aveva pure partecipato a mostre di buon livello, è morto sul colpo, probabilmente sbalzato sul selciato dal convoglio in transito. Nel punto dell’impatto sono immediatamente arrivati gli agenti della polizia ferroviaria, che indagano sull’accaduto, e i carabinieri di Sesto. La circolazione, come comunicato da Trenord, ha subìto rallentamenti fino a 30 minuti per consentire i rilievi.

Un punto maledetto, nei pressi del sottopassaggio del ponte che conduce in viale Monza. Sì, perché a poche decine di metri da lì, nell’aprile del 2016, era stato travolto un altro writer: Svyatoslav Naryshev, per tutti Slav, cittadino nato a San Pietroburgo. Il graffitaro stava realizzando un disegno insieme a un amico ventenne di Monza, e nessuno dei due si era avveduto dell’arrivo di un convoglio di Trenord. In quell’occasione, il macchinista non si accorse nemmeno di aver investito il giovanissimo italo-russo, tanto che il treno coinvolto nell’incidente fu identificato dagli uomini della Polfer soltanto la mattina dopo. Ieri l’ennesimo dramma, provocato da una leggerezza pagata carissima e da quella voglia degli street artist di spingersi sempre fino al limite. A volte superandolo.

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