Migranti, '20 maggio senza muri': marcia tra festa e tensioni

Serpentone diviso a metà: davanti il Pd, dietro i centro sociali e antagonisti. Pareri opposti anche per il sindaco Sala e il governatore Maroni

Stazione Centrale a Milano

Stazione Centrale a Milano

Milano, 17 maggio 2017 - Emergenza profughi, si avvicinano giorni caldi. Dalla firma sul Patto per l’accoglienza diffusa alla manifestazione anti-razzista di sabato. Domattina alle 11.45 a Palazzo Diotti verrà sottoscritto, alla presenza del ministro dell’Interno Marco Minniti, il protocollo ideato dal prefetto Luciana Lamorgese per coinvolgere più Comuni possibile nell’ospitalità dei richiedenti asilo: alla fine, dovrebbero essere un’ottantina (su 134) i sindaci favorevoli. In realtà, dire "no" a quel documento non metterà al riparo gli altri primi cittadini e i loro territori: i migranti potrebbero arrivare anche lì, e per di più in quote maggiori rispetto a quelle concordate con gli altri.

Tra tre giorni, invece, andrà in scena la marcia '20 maggio senza muri' lanciata dall’assessore comunale alle Politiche Sociali Pierfrancesco Majorino e fortemente sostenuta dal sindaco Giuseppe Sala (che vi parteciperà indossando la fascia tricolore). Ieri mattina si è svolta in Prefettura una riunione per mettere a punto gli ultimi dettagli sul fronte dell’ordine pubblico. L’obiettivo: far sì che sia solo una festa dell’integrazione. E nell’immediata vigilia la situazione non sembra preoccupante dal punto di vista della sicurezza. Qualche timore c’è, però, sulle possibili contestazioni. I Dem sfileranno nelle prime file del corteo senza simboli, né bandiere né magliette, per evitare tensioni con gli antagonisti, che invece marceranno in coda (c’è chi ipotizza che a un certo punto possano deviare dal tracciato ufficiale). Mobilitato il consueto servizio d’ordine, quello già testato in occasione di commemorazioni quale quella del 25 Aprile. Il Pd non rinuncerà a striscioni che terranno insieme.

Inoltre, il primo cittadino e il governatore della Regione Lombardia, Roberto Maroni hanno espresso due visioni divergenti. Secondo Sala "Milano ha la capacita' di credere in cio' che e' giusto e anche la manifestazione di sabato 20, testimonia la volonta' di stare sempre dalla parte del giusto". Del pensiero opposto il governatore Maroni, secondo il quale "un momento importante per la citta' e' stata l'operazione di polizia in Stazione Centrale". "Spero che venga fatta di nuovo - ha aggiunto - e ho chiesto a prefetto, questore e ministro dell'Interno di estenderla in altre province dove ci sono le stesse criticita'. Dopodiche' ognuno e' libero di manifestare ma io sto dalla parte della giustizia e della sicurezza". Maroni e' convinto che si debba "insistere" e "dare segnali". Il blitz del 2 maggio non puo' rimanere un "gesto simbolico che si fa una volta all'anno, ma bisogna far capire che e' un metodo nuovo che viene applicato". Questo metodo portato avanti, secondo Maroni, "finche' non tornano le condizioni di normalita' che adesso non ci sono". 

La grande marcia si concluderà con una festa-concerto in piazza del Cannone dove sul palco si alterneranno musica, testimonianze, racconti. Protagonisti sul palco alcuni tra i firmatari dell'appello '20maggiosenzamuri', all'insegna dell'accoglienza, della mescolanza, della solidarietà. Sarà una kermesse con tutti i colori del mondo grazie alla presenza di artisti di origini diverse: dalla cumbia colombiana dei Tre Allegri Ragazzi Morti al reggae di Sista Hawa, dall'hip-hop afro-bresciano di Tommy Kuti alla canzone italiana di Mauro Ermanno Giovanardi passando per il rap cosentino di Kiave fino ad arrivare alla milanesità poetica di Roberto Vecchioni. Saranno i bambini del 'Coro dei Leoni' ad aprire il pomeriggio, un coro costituito esclusivamente da alunni della scuola primaria, l’unico coro di bambini a Milano a cantare fluentemente in una ventina di lingue straniere. Ogni bambino della scuola canta, oltre che nella propria lingua madre, anche in quelle di tutti gli altri: italiano, inglese, francese, spagnolo, portoghese, rumeno, russo, turco, arabo, ebraico, cinese, hindi, giapponese, coreano, filippino. Un coro 'senza muri' che rappresenta al meglio lo spirito della giornata. Alla musica si alterneranno gli interventi dei firmatari dell'appello del 20maggio: da Emma Bonino a Beppe Sala, da Carlotta Sami a Don Colmegna e numerosi altri protagonisti della cultura e dell'impegno civile. Il palco di piazza del Cannone accoglierà i manifestanti partiti alle 14 30 da Porta Venezia dopo aver percorso i Bastioni, piazza Repubblica, Bastioni di Porta Nuova, Viale Crispi, Bastioni di Porta Volta, via Legnano. Radio Popolare, media partner dell'iniziativa, trasmetterà in diretta la musica e le parole del palco di Piazza del Cannone dalle 16 alle 18:30. È previsto anche uno speciale di RaiNews24 che coprirà l'evento in diretta dalle 17:30 alle 18:30.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro