
Incidente suv-bus, i veicoli coinvolti in una foto combo
Milano, 12 novembre 2016 - "Un quartiere sotto choc. Strada bloccata, sei ambulanze, traffico in tilt. Sembrava un film". A parlare è Isidoro Spirolazzi, presidente del comitato Vivere Quinto, ex

Vero è che "per avere un semaforo in quel punto abbiamo dovuto penare parecchio, presentare richieste e sollecitare. Il dispositivo è arrivato una decina di anni fa, dopo almeno 7 incidenti mortali avvenuti nel corso degli anni. Ma ancora adesso chiediamo interventi nel quartiere: la macchina che è passata col rosso, certamente andava a gran velocità. Nel quartiere ci sono vialoni che vengono utilizzati come piste di velocità da parecchi automobilisti, urge prendere provvedimenti". Perché pare sia troppo facile, fin quasi naturale per gli indisciplinati, schiacciare troppo il pedale dell’acceleratore sui rettilinei che attraversano la zona. L’auto che ha bruciato il rosso ieri sera non farebbe eccezione. Come rimediare?
"Chiediamo tre rotonde in punti strategici, già da dieci anni", continua Spirolazzi. Accorgimenti che consentirebbero quantomeno di ridurre la velocità. Quali sono i punti caldi? L'incrocio tra le vie Caldera e Tofano, poi quello Tofano-Ferreri ("al centro di un’area molto battuta dai pedoni, soprattutto da mamme con bambini perché c’è un parco giochi", sottolinea Spirolazzi) e poi l’angolo De Sica-Piccoli. Queste rotonde, è l’auspicio, potrebbero rappresentare un toccasana. Intanto, i cittadini pensano con tristezza alle conseguenze dell’ultimo incidente. "Siamo vicini alla donna finita in ospedale in gravi condizioni e alla sua famiglia".