Hockey Milano, festa con striscione pro-Daspati

Milano, 20 febbraio 2018 - Immaginate che Inter o Milan vincano lo scudetto e che i loro giocatori scelgano di festeggiare saltellando dietro uno striscione di solidarietà a due tifosi sottoposti a Daspo dalla Questura e arrestati un paio di mesi prima per aver violato quel divieto di avvicinamento ai luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive. Probabilmente ne verrebbe fuori un caso nazionale, amplificato dalla copertura mediatica di uno sport seguitissimo come il calcio. Quella scena è già diventata realtà negli spogliatoi del Pala Agorà, il palazzetto di via dei Ciclamini che ospita le partite casalinghe della squadra Hockey Milano. Dopo la vittoria nella finale di Coppa Italia contro l’Appiano, disputata giovedì, gli atleti della formazione rossoblù si sono fatti riprendere dietro uno striscione con la scritta «Ivan e Thomas son qui» (il video è stato pubblicato sulla pagina Facebook della Curva del Milano).

Peccato  che Ivan e Thomas non siano due tifosi come gli altri, bensì i due capi ultrà Ivan Luraschi e Thomas Tinelli arrestati nel dicembre scorso dalla Digos di ritorno dalla trasferta di Varese; una trasferta alla quale non avrebbero potuto prendere parte perché sanzionati nell’aprile scorso da via Fatebenefratelli con altrettanti Daspo rispettivamente da tre e due anni. Di più. Luraschi, storico esponente della Curva Nord di fede interista e della tifoseria dell’Olimpia di basket nonché ritenuto dagli investigatori vicino ai movimenti di estrema destra Lealtà Azione e CasaPound, risulta pure indagato dalla Digos sia per una presunta estorsione ai danni di alcuni soci del bar interno del Pala Agorà sia perché sospettato di aver realizzato, in concorso con altri ultrà della Curva del Milano di hockey, scritte ingiuriose nei confronti di agenti della Digos comparse nei pressi dello stadio Meazza.