Processo Corona, Belen: "Fabrizio era il re delle buste di contanti"/ FOTO e VIDEO

La showgirl agitata e commossa: "Eravamo una coppia esplosiva, ma lui soffriva di attacchi di panico". E riguardo il denaro: "Sentivo dire che era nascosto"

Belen Rodriguez in Tribunale a Milano

Belen Rodriguez in Tribunale a Milano

Milano, 11 maggio 2017 - "In quel periodo io e Fabrizio eravamo una coppia esplosiva. Tutti e due eravamo pagati molto bene". E Fabrizio "è il signore delle buste con contanti. Aveva una carta di credito che però non usava mai. Ogni volta chesalivo in macchina c'erano buste piene di denaro". Queste le parole di Belen Rodriguez, oggi in aula per testimoniare in una nuova udienza a porte chiuse nell'ambito del processo a Fabrizio Corona, accusato di intestazione fittizia di beni, frode fiscale e violazione delle norme patrimoniali sulle misure di prevenzione per la vicenda dei 1,7 milioni in contanti trovati nel controsoffitto di casa della sua amica e collaboratrice Francesca Persi (anche lei a processo) e i 900mila euro nascosti in due cassette di sicurezza in Austria. La showgirl, che indossa una maglietta bianca, dei jeans e delle scarpe rosse, è stata accolta da una folla di fotografi, cameramen e giornalisti. "Fabrizio - ha proseguito Belen - tornava a casa con buste con 10-15 mila euro" che poi "nascondeva nella tasca della giacca. Quando andavamo al ristorante, cioè quasi tutte le sere, prendeva i soldi dalla giacca". E anche quando la coppia andava in ferie "Fabrizio pagava l'affitto della casa per le vacanze in contanti: a volte 100 mila euro, a volte 70, altre 50". Tanti soldi, tutti in contanti, dunque. Tanto che "quando ho saputo degli 1,7 milioni nascosti in casa, non mi sono stupita affatto".

Fabrizio Corona e Belen RodriguezLa Rodriguez si è un po' commossa quando ha detto di essere "agitata" e che "anche Fabrizio ogni tanto crollava, perché aveva paurissima che lo venissero a prendere per portarlo dentro". Ma il presidente del collegio giudicante, Guido Salvini, l'ha rassicurata: "Non si preoccupi, non ha nulla da temere. Lei è abituata a parlare in pubblico, ma intervenire nell'aula di un Tribunale è diverso e io la capisco". L'argentina ha così proseguito: "Siamo andati a vivere insieme quasi subito, dopo 2 mesi". "All'inizio - ha sottolineato - il nostro era un amore folle. Lo facevo alzare dal letto a mezzogiorno". Con il passare del tempo il loro rapporto si normalizzò. E "Fabrizio cominciò a lavorare freneticamente. Si alzava tutte le mattine alle 6, andava in palestra e poi in ufficio. Lavorava moltissimo, fino a tarda notte, il che è stato argomento di lunghe discussioni tra noi. In quel periodo Fabrizio faceva tantissimi soldi, non so quanto guadagnava, sono affari suoi.  Fabrizio parlava sempre di soldi, lui è fissato con i contanti". Tuttavia "non mi ha mai parlato di soldi nascosti, se erano stati nascosti e quanti erano. Detto questo, potevo supporlo: se uno fa tanti contanti, li nasconde, è evidente, mica li buttava dalal finestra".

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In un passaggio della sua testimonianza, Belen ha parlato anche di alcuni "attacchi di panico" che hanno colpito Corona durante la loro storia: "Una volta eravamo in vacanza alle Maldive, pioveva tantissimo, e siamo dovuti andare in città, non ricordo se in barca o in elicottero, per portarlo in ospedale. Altre volte scoppiava a piangere durante la notte. Aveva paura per il suo futuro anche se non me ne ha mai parlato. Lui non portava mai i suoi problemi a casa, li teneva fuori". Solo in pochissime occasioni Belen e Corona lavorarono insieme per la promozione di eventi. Ma quando è capitato "mi pagava la Fenice (ex società di Corona - ndr) ed era sempre tutto fatturato".

Al termine della testimonianza,a chi le ha chiesto un commento sulle condizioni di Fabrizio Corona,  la showgirl ha detto: "L'ho visto bene, spero esca". Sui soldi in contanti al centro dell'indagine,non ha però voluto commentare: "Ho già spiegato in aula". Poco dopo, rivolgendosi ai cronisti e ai fotografi che continuavano a presidiare l'uscita del Palazzo di Giustizia, ha detto irritata: "Non capite proprio che cosa no possa essere provato". La Rodriguez è stata citata come teste, davanti al collegio presieduto da Guido Salvini, dalla difesa dell'ex 're dei paparazzi' per deporre sulla disponibilità di denaro contante dell'ex agente fotografico negli anni 2008-2012, ossia anche nel periodo in cui i due hanno avuto una relazione. Tanto che lo stesso Corona, seguendo la sua linea difensiva, in dichiarazioni spontanee in una delle scorse udienze aveva raccontato che quei 1,7 milioni di euro in contanti trovati in un controsoffitto venivano «tutti da serate, campagne pubblicitarie e lavoro e li ho fatti tra il 2008 e il 2012". E, in particolare, "li ho fatti nel 2009 - ha aggiunto - quando con Belen Rodriguez siamo diventati una coppia mediatica eccezionale, come Bonnie e Clyde eravamo, tutto quello che toccavamo diventava oro".

Prima che parlasse Belen, Corona è esploso, battendo i pugni sul tavolo: "Questo è un processo basato sui pregiudizi. Un generale della Gdf diceva al bar 'per quel c... di Corona prendiamo la chiave e la buttiamo vi' prima del mio arresto. Dovrebbero indagare su questo".  Il presidente del collegio Guido Salvini lo ha subito ripreso dicendogli: "Corona la ammonisco, non continui e non si faccia espellere". Poco prima un teste, citato dalla difesa, aveva detto di aver sentito a fine settembre, prima che Corona venisse arrestato, alcune persone, "dei finanzieri", discutere nel suo "bar di famiglia" del fatto che "a giorni l'avrebbero arrestato", riferendosi a Corona e «dicendo anche che era un 'buffonè, un 'pagliaccio". L'ex agente fotografico è intervenuto: "Era un generale della Gdf con 2 colleghi e il teste lo conosce, qua non ha il coraggio di dirlo, lo capisco".

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