Terremoto, al via i gemellaggi: frazioni di Amatrice assegnate a Diocesi della Lombardia

Il direttore di Caritas ambrosiana Gualzetti: "Ora il momento più di difficile, con la neve si rischia l'isolamento". Subito una squadra di operatori e poi volontari per almeno un anno

Il terremoto ad Amatrice

Il terremoto ad Amatrice

Milano, 26 ottobre 2016 - Diocesi lombarde accanto a frazioni di Amatrice, in difficoltà a causa del terremoto che le ha colpite, la notte del 24 agosto.  La decisione è stata presa dai delegati delle Caritas regionali e di Caritas Italiana, durante la riunione che si è svolta nel palazzo episcopale a Rieti nel fine settimana, a circa due mesi dal sisma che ha devastato questo angolo dell’Italia centrale.

L’area è costituita da 30 piccoli borghi sparsi sui monti, lungo la faglia sorgente del sisma, che ha aperto sul terreno un ferita ancora visibile per 25 chilometri. Piccoli centri rasi al suolo, come ad esempio Saletta, un paese fantasma dove anche la chiesa è venuta giù, o Retrosi. Gli abitanti di questi centri, per lo più agricoltori e allevatori, non hanno voluto lasciare i loro animali e vivono nei moduli prefabbricati accanto alle stalle. Ora con l’avvicinarsi dell’inverno e delle neve rischiano di rimanere isolati.  

"Il vescovo mons. Domenico Pompili ci ha invitato a fare tre cose: stare accanto alle persone, promuovere le attività produttive e ricostruire il senso di identità – ha detto il direttore di Caritas Ambrosiana, Luciano Gualzetti che ha partecipato all’incontro.  Questi saranno dunque gli assi portanti del nostro intervento che comincerà già nelle prossime settimane con l’invio degli operatori stabili che si traferiranno nel territorio per almeno un anno e affiancheranno i colleghi di Caritas Rieti già presenti. Suddivisi in squadre poi invieremo i volontari che stiamo selezionando in base alle competenze e ai bisogni. Siamo consapevoli, come ci ha detto il vescovo, che il terremoto non è alle spalle, ma davanti a noi e, anzi, proprio ora inizia forse il momento più difficile".

Nel frattempo continua la raccolta fondi per i terremotati. Fino ad ora i fedeli ambrosiani hanno donato 2.567.313 euro, di cui 1.213.313 raccolti dalle parrocchie grazie alla colletta nazionale della Cei promossa dalle Diocesi di Milano e 1.354.000 da Caritas Ambrosiana.   In questi due mesi già molto si è fatto grazie alle Caritas delle Diocesi del territorio. Sostenute da Caritas Italiana e dalle altre Caritas diocesane hanno fornito sostegno alle persone accolte nelle tendopoli, distribuito generi di prima necessità, erogato contributi per aziende agricole e zootecniche, aiuti per la nascita di nuova imprenditoria. Per contribuire: on line con carta di credito sul sito www.caritasambrosiana.it.

Ora come espressione di comunione ecclesiale e nella prospettiva di incontro e scambio tra comunità sono stati avviati i “gemellaggi”, secondo le esperienze sperimentate in analoghe emergenze. Oltre alle Caritas della Lombardia con la Diocesi di Rieti si sono gemellate le Caritas di Lazio, Basilicata, Toscana e Puglia; con la diocesi di Ascoli Piceno e le altre Diocesi delle Marche si sono gemellate le Caritas di Marche, Piemonte-Valle d’Aosta, Emilia Romagna, Calabria; con la diocesi di Spoleto-Norcia le Caritas di Umbria, Nord est, Campania e Sardegna; infine con le Diocesi di L’Aquila e Teramo si sono gemellate le Caritas di Abruzzo-Molise e Sicilia. Le Caritas della Liguria hanno dato disponibilità e si orienteranno a seconda dei bisogni che emergeranno.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro