LUCA SALVI
Cronaca

Berchet, la vignetta del diavolo nudo sul giornalino studentesco. Il ricordo dopo 30 anni

Nel 1986 la rivista del liceo fu ritirata per i contenuti scandalistici

Riccardo Usuelli con le copie del giornalino "Berscé"

Riccardo Usuelli con le copie del giornalino "Berscé"

Milano, 9 novembre 2016 - "Belzebù è uscito dall’inferno", per usare le parole di chi ha promosso l’evento revival. E "Berscé" è tornato in classe. Dopo 30 anni. Nell’anno del 50esimo anniversario del caso "La Zanzara", il giornalino studentesco che portò in tribunale tre giovani redattori del Parini, rei di avere affrontato argomenti all’epoca ritenuti contro la morale, come il sesso o l’aborto, anche il liceo classico Berchet celebra una ricorrenza simile. Anche se a essere messa sotto accusa nell’ottobre 1986, dal preside di allora, Piero Strada, da Cl e dal provveditore del tempo, questa volta fu non un’indagine tra le studentesse, ma i contenuti di una rivista satirica studentesca, "Berscé", ritenuti offensivi.

A scandalizzare per la "pornografia di bassa lega", "il cattivo gusto" e "l’inesistente senso del pudore" fu innanzitutto la copertina del "Berscé": "il diavolo tutto nudo", come titolò allora Il Giorno, con una donna a cavalcioni. In realtà, un disegno di Milo Manara. All’interno c’erano altre immagini di donnine nude e, quel che è peggio il tormentone della nota marca di preservativi, "Ho fatto l’amore con Control", cambiato con "Carol" al posto di "Control" e un’immagine dell’allora Papa Giovanni Paolo II su una scatola di profilattici. Ciliegina sulla torta, nel notiziario sugli studenti (in parte inventato), un riferimento alla figlia dell’allora provveditore, Pietro Finocchiaro, che studiava al Berchet: "pare abbia preteso una tessera dell’Ascemb, ossia Attenzione se cade mio padre mi bocciano".

La redazione del "Berscé" con Federico Fumo e la copertina incriminata
La redazione del "Berscé" con Federico Fumo e la copertina incriminata

Ma come andò a finire? Dopo due giorni il preside pagò tutte le copie sequestrate, ma non restituì il «Berscé» incriminato. La rivista è stata riesumata ieri mattina, durante uno degli appuntamenti della giornata di assemblee studentesche organizzate in cogestione da docenti e studenti del Berchet. I ragazzi hanno potuto approfondire temi come mafia, elezioni americane e referendum. Ma anche riscoprire la storia – recente – della scuola, attraverso la voce di chi ne ha varcato la soglia negli anni ’80 e ’90. Un incontro promosso da Marco Sartori, ex alunno, e “papà’’ del gruppo Facebook "Berchettiani" (1.800 contatti tra studenti e docenti di ieri e di oggi di via della Commenda). Ospiti erano Sartori stesso (diploma nel 2000), il preside dell’istituto Marignoni, Pietro De Luca, docente al Berchet tra il 1993 e il 2006, e Riccardo Usuelli, con copia del giornalino. Non tutte furono sequestrate.