Caso Mantovani, udienza del Riesame: "Corruzione non in mia cultura"

Blog, video e social: sul web è partita la campagna 'Mantovanionesto'

Mario Mantovani

Mario Mantovani

Milano, 29 ottobre 2015 - E' il giorno dell'udienza davanti al Tribunale del Riesame di Milano per Mario Mantovani, l'ex vicepresidente della Regione Lombardia ed ex assessore alla Sanità arrestato lo scorso 13 ottobre per corruzione, concussione e turbativa d'asta assieme al funzionario del Provveditorato Opere pubbliche Lombardia, Angelo Bianchi, e al dipendente del Pirellone Giacomo Di Capua. 

Nel corso dell'udienza, hanno preso la parola sia i rappresentanti dell'accusa, il procuratore aggiunto Giulia Perrotti e il pm Giovanni Polizzi, sia l'avvocato Roberto Lassini. Quest'ultimo ha detto che " Mantovani e' molto provato e inizia anche ad essere alterato per questa vicenda". Lassini ha chiarito di aver parlato per quasi due ore, alla presenza anche del pm di Milano Giovanni Polizzi, per illustrare le tre memorie difensive depositate e per ribattere "alla gravità indiziaria" contestata dagli inquirenti negli atti su tutti e tre i capi di imputazione. E anche lo stesso Mantovani ha preso la parola per dichiarazioni spontanee per respingere le accuse nel merito.

La difesa, infatti, tra le altre cose, continua a sostenere che l'ex assessore alla Sanità non avrebbe fatto alcuna pressione sui vertici del Provveditorato alle Opere pubbliche della Lombardia affinché il funzionario Angelo Bianchi (arrestato anche lui) mantenesse i suoi incarichi. "Non c'è stata alcuna costrizione - ha spiegato Lassini - al massimo si può parlare di una forma di induzione, ma tuttavia Mantovani neanche era al corrente che Bianchi era stato rinviato a giudizio e che per questo volevano  demansionarlo". Inoltre, la difesa ha ribadito che tutte le prestazioni professionali rese dall'architetto Gianluca Parotti "sono state pagate" da Mantovani e, dunque, "non c'è stata alcuna corruzione". Per questa imputazione, tra l'altro, il legale ha eccepito l'incompetenza territoriale dei magistrati di Milano a favore di quelli di Busto Arsizio (Varese), perché i fatti contestati si radicherebbero ad Arconate, dove Mantovani è stato sindaco. Inoltre, il difensore ha sollevato la questione della "abnormità" dell'ordinanza d'arresto, dato che "la richiesta di custodia cautelare era stato depositata al gip ben 13 mesi prima dell'arresto". Oltre "all'assenza delle esigenze cautelari per la tardività della misura - ha chiarito - c'è anche un problema più grave di abnormità dell'atto». Per la difesa, poi, le indagini (inizialmente aperte dal pm Letizia Mannella) sono andate avanti dal 2012 senza che «siano mai state fatte le proroghe necessarie". Ora dovrà decidere il collegio del Riesame composto dai magistrati Paolo Micara, Luisa Savoia e Giulia Cucciniello (i termini scadono martedi).

 

LA CAMPAGNA 'MANTOVANIONESTO' -  "E' online www.mantovanionesto.it, il blog realizzato in pochi giorni per fornire ogni chiarimento circa la vicenda giudiziaria che ha colpito, a nostro giudizio ingiustamente, Mario Mantovani". E' quanto ha spiegato Andrea Camaiora, 'regista' della comunicazione dell'ex vice presidente della regione Lombardia, chiamato a far conoscere la linea difensiva dell'esponente politico di Forza Italia. "In rete - spiega Camaiora - ha già iniziato a circolare il video 'Mantovani un uomo onesto' e l'hashtag #mantovanionesto che dice alcune cose essenziali sul senatore e rimanda al blog per approfondimenti. E' uno strumento pensato per l'opinione pubblica, i cittadini che lo hanno votato, quelli che desiderano informarsi, ma vuole essere un punto di riferimento anche per i colleghi giornalisti che vedranno - punto per punto, in modo chiaro e preciso - argomentate le tesi della difesa, tese a smontare quelle dell'accusa". "Nei prossimi giorni - prosegue Camaiora - sarà la volta dei banner che sui social network rilanceranno in forma di slogan le ragioni dell'innocenza di Mantovani".

 

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