'Cena sospesa' a Milano: un'offerta al ristorante per un pasto caldo a chi è in difficoltà

L'iniziativa reinterpreta la tradizione partenopea del caffè sospeso e si svolgerà in 28 locali della città dai primi di agosto a fine novembre. Le offerte saranno distribuite dai 171 Centri di ascolto Caritas

Cena al ristorante

Cena al ristorante

Milano, 15 luglio 2015 - Ispirandosi al tema della nutrizione al centro dell’Esposizione Universale, Expo 2015, Milano propone “La Cena Sospesa”. Si tratta di una grande iniziativa di solidarietà per il capoluogo lombardo legata al cibo promossa dalla Diocesi di Milano, con il patrocinio del Comune. A realizzarla sarà Caritas Ambrosiana grazie a partnership e sostegno che, a vario titolo, vedono coinvolti FIPE, Confcommercio, EPAM, Ente Bilaterale Pubblici Esercizi, Edenred, “Expo in Città”. Si avvale, inoltre, del contributo tecnico di Banca Sella.

L’iniziativa, che reinterpreta la tradizione partenopea del caffè sospeso, si svolge - nei prossimi mesi di Expo, ma anche oltre - nei ristoranti della città che aderiscono alla proposta. L’obiettivo ambizioso di “La Cena Sospesa” è sollecitare i cittadini milanesi a un gesto di condivisione che, si auspica, possa diventare una buona prassi diffusa e prolungata nel tempo. Presenti alla presentazione lo chef Carlo Cracco, S.E. mons. Erminio De Scalzi, vicario episcopale per gli Eventi e gli Incarichi Speciali; Marco Granelli, assessore alla Sicurezza e alla Coesione Sociale del Comune; Luciano Gualzetti, vicedirettore di Caritas Ambrosiana; Lino Stoppani, presidente di F.I.P.E. (Federazione Italiani Pubblici Esercizi Confcommercio) ed EPAM (l’Associazione pubblici esercizi Confcommercio Milano).

“La Cena Sospesa” sarà operativa i primi giorni di agosto sino alla fine di novembre. Successivamente i partner valuteranno se proseguire il progetto.  Nei 28 ristoranti che aderiscono al network “la Cena Sospesa”, i clienti avranno la possibilità di fare un’offerta che servirà a pagare un pasto a una persona in difficoltà. Il ristoratore che aderisce all’iniziativa esporrà sui tavoli del locale un porta-conto su cui è illustrato il progetto. Il cliente, all’atto del pagamento della cena, potrà fare una donazione depositando all’interno di una teca sigillata con il marchio dell’iniziativa la busta in cui avrà messo l’offerta. Un volontario di Caritas Ambrosiana passerà periodicamente presso il ristorante aderente per ritirare le offerte. Le donazioni raccolte da Caritas Ambrosiana saranno convertite in Ticket Restaurant del valore di 10 euro che Caritas Ambrosiana stessa distribuirà alle persone in difficoltà. I beneficiari potranno spendere i Ticket Restaurant® nei 4mila esercizi presenti a Milano che accettano i titoli Edenred, partner dell’iniziativa (3.200 tra ristoranti, pizzerie, bar tavole calde e fredde, 800 punti supermercati). Gli accordi presi tra Caritas Ambrosiana e i partner tecnici Edenred e Banca Sella consentono di destinare ai beneficiari l’intero importo dell’offerta, senza costi di intermediazione o commissioni. L’offerta potrà essere fatta anche on line, scaricando l’applicazione Hiye Wallet e inquadrando il QR code stampato sul porta-conto. 

Le offerte in “cene sospese” saranno distribuite dai 171 Centri di ascolto Caritas presenti nella città di Milano alle famiglie quale strumento che contribuisce, tra gli altri, al superamento di una fase di difficoltà.  Per stabilire il numero dei ticket e la frequenza di erogazione, il Centro di ascolto valuterà la situazione socio-economica, il numero di minori a carico, lo stato di disoccupazione dei componenti attivi della famiglia e quali azioni sono in corso per la ricerca del lavoro, l’attivazione della rete dei servizi territoriali. “La Cena Sospesa – dichiara Lino Stoppani, presidente di Fipe ed Epam - è una declinazione concreta dei temi etico-sociali di Expo, che ci responsabilizza a rivedere i nostri comportamenti, per eliminare sprechi e disuguaglianze nella distribuzione del cibo. Cena Sospesa vede l’adesione di diversi ristoranti di Milano che, in questo modo, intendono favorire la generosità dei milanesi. Una filiera di solidarietà, in una società a volte ‘distratta’ su questi argomenti, che può raccogliere il disagio di tante persone in difficoltà”.

 

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