Carreras in concerto alla Scala: "Grande gioia e grande sfida"

Il tenore catalano José Carreras proporrà un repertorio accompagnato da piano e quartetto d'archi: "Posso permettermi un repertorio non troppo rigoroso. Piace a me ma piacerà anche al pubblico"

Josè Carreras in conferenza stampa. Sullo sfondo, sfumato, Alexander Pereira

Josè Carreras in conferenza stampa. Sullo sfondo, sfumato, Alexander Pereira

Milano, 29 luglio 2015 - Manca pochissimo al concerto di José Carreras alla Scala di Milano, un evento pensato nella programmazione in occasione di Expo 2015. Il sipario si alzerà giovedì 30 luglio nel tempio milanese della lirica per il tenore catalano. L'iniziativa, sostenuta da American Express, è stata presentata in una conferenza a cui, ha partecipato, oltre a Carreras, anche Alexander Pereira, Sovrintendente del Teatro alla Scala. Carreras tornerà così sul palco del celebre teatro milanese dopo cinque anni di assenza. Sarà accompagnato nella sua esibizione dal pianista Lorenzo Bavaj e dal Quartetto d'Archi della Scala.

"E' inutile dire che essere alla Scala per qualsiasi artista lirico è un vero regalo che la professione ti offre. Non c'è nel mondo un teatro di questa tradizione, di questo prestigio, ce ne sono altri, ma come questo nessuno. Per tutti gli artisti, per me particolarmente è una grande gioia, è una grande sfida, come sempre ogni volta che uno si esibisce a Milano, alla Scala in particolare, ed è allo stesso tempo, un'enorme soddisfazione incontrare di nuovo il pubblico milanese", ha detto Carreras.

"Se uno fa un programma alla Scala pensa devo essere rigoroso stilisticamente, devo cercare di fare le cose adatte per questo teatro, ma poi uno pensa: ho avuto la gioia di debuttare in questo teatro 40 anni fa, forse dopo 40 anni posso permettermi di fare un repertorio non dico leggero, ma un repertorio non troppo rigoroso, non troppo importante come autori. Canterò un tipo di repertorio che spero sia quello che piace al pubblico e senz'altro è quello che piace a me, e questo dopo 40 anni penso che me lo posso permettere" ha sottolineato Carreras spiegando la scelta inconsueta del quartetto di archi.

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