Allarme bomba in Centrale, indagati due giovani. Il sudamericano: "Sono stato io, scusate"

Un 18enne e una 17enne, individuati dopo le analisi dei filmati delle camere di videosorveglianza della metropolitana

Il ritrovamento del pacco sospetto

Il ritrovamento del pacco sospetto

Milano, 29 luglio 2016 - Bomba in Stazione Centrale a Milano? Risolto il mistero, ma adesso ci sono due indagati per procurato allarme scattata nel metrò, lunedì 25 luglio. Si tratta di un 18enne e una ragazza di 17 anni, sudamericani, che sono stati individuati dopo le analisi dei filmati delle camere di videosorveglianza della metropolitana.

Dalle prime ricostruzioni i due avrebbero lasciato il pacco in Centrale proseguendo in metropolitana fino alla fermata Abbiategrasso. Gli artificieri hanno fatto brillare la scatola di legno sospetta, conteneva una autoradio e dei fili elettrici oltre ad altro materiale per costruire uno stereo. Ma ecco la storia, secondo la ricostruzione del giovane. Il ragazzo, ripreso dalle telecamere insieme alla compagna italo-argentina e a una bambina, si sarebbe fatto dare quella vecchia autoradio dal datore di lavoro per rimetterla a posto. Poi, però, forse fiaccato dal caldo e dal peso eccessivo, si sarebbe disfatto in malo modo della scatola prima di salire sul treno diretto al capolinea Abbiategrasso: "Scusate, non volevo creare allarme: sono mortificato", avrebbe detto agli investigatori. Ma ormai il piano antiterrorismo si era attivato. 

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