
Ecco come sarebbe piazzale Loreto con l’Albero della vita
Milano, 15 agosto 2015 - «L'albero della vita in piazzale Loreto dopo Expo 2015». È la richiesta sottoscritta da 1.100 persone (dati aggiornati a ieri sera) approdata su Change.org, fulcro della petizione diretta al commissario unico di Expo Giuseppe Sala. L’argomento tiene banco da giorni: quale sarà il futuro della scultura-simbolo dell’Esposizione universale? «L’Albero della vita, come sapete, è un’opera fatta da privati, quindi dovranno essere loro a valutare se darlo alla città o a qualcun altro, o tenerlo per altre manifestazioni universali», ha sottolineato lunedì il sindaco Pisapia, a margine della commemorazione per le vittime di piazzale Loreto. La proposta era stata lanciata dall’assessore comunale al Decoro Chiara Bisconti ed è bastato far tornare il tema alla ribalta per scatenare dibattiti, anche sui social network: i milanesi si dividono.
Su Facebook si sono fatti avanti anche alcuni abitanti del nuovo quartiere Adriano, periferia nord-est della città. Cristina propone di «mettere l’Albero della vita nel nostro quartiere, nel nostro nuovo parco (di cui devono ancora iniziare i lavori). Per me è un’idea grandiosa animare di vita sociale e di opere architettoniche il nostro quartiere». Intanto, su Change.org, resta aperta la petizione per il «sì a piazzale Loreto». L’intento è «contrastare il ricordo delle atrocità compiute in quel luogo durante la Seconda guerra mondiale proprio con il trionfo della vita, nel pieno rispetto di quanto avvenne tragicamente» ma anche dare un’identità a un’area «diventata un crocevia caratterizzato da traffico caotico». Infine, «perché non lasciare a Milano un ricordo indelebile di questo avvenimento, proprio come fu la Tour Eiffel a Parigi?».