Carugate, cartello con insulti al disabile: interviene la questura

La polizia vaglia le immagini delle telecamere per risalire al responsabile del gesto

Il cartello ingiurioso e sgrammaticato

Il cartello ingiurioso e sgrammaticato

Carugate (Milano), 21 agosto 2017 - Tiene banco il caso del cartellone "choc" contro un disabile.  In queste ore in paese non si parla d'altro e le forze dell'ordine sono alla ricerca dell'uomo che, al parcheggio del Carosello, ha affisso un cartello per insultare un disabile colpevole, secondo il responsabile di questo gesto incivile, di aver segnalato alla polizia locale l'auto posteggiata negli spazi riservati ai portatori di handicap con conseguente multa. In queste ore le forze dell'ordine vagliano i filmati delle telecamere di sorveglianza. Sulla vicenda, infatti, è intervenuta la Questura che, di concerto con la direzione del centro commerciale, ha acquisito le immagini e sta lavorando con la Polizia Locale di Carugate per risalire, anche mediante il numero di targa ed i dati indicati sulla sanzione, all'autore dell'assurdo gesto.

Indagini che procedono su un doppio binario dunque, con una prima conferma: i vigili non avrebbero ricevuto alcuna segnalazione telefonica in merito al veicolo posteggiato, senza autorizzazione, in un parcheggio per disabili; si ipotizza dunque, le immagini al vaglio degli inquirenti potrebbero confermarlo, che la multa sia stata cominata nel corso di uno dei quotidiani controlli dei ghisa nei parcheggi del centro.

Intanto sui social network l'immagine del cartellone, scritto a computer, con un esplicito e sgrammaticato messaggio denigratorio nei confronti del presunto disabile, ha ottenuto quasi 5000 condivisioni e centinaia di messaggi di condanna. "A te handiccappato che ieri hai chiamato i vigili per non fare 2 metri in più - si legge - vorrei dirti questo: a me 60 euro non cambiano nulla ma tu rimani sempre un povero handiccappato.... sono contento che ti sia capitata questa disgrazia!!!. Cartellone rimosso dalla direzione del centro commerciale poco dopo la segnalazione su Facebook di un utente, poi condivisa sulla pagina 'Qualcosa di Sinistra' e divenuta, in poche ore, virale.