Omicidio Gobbi, il cognato condannato a 18 anni

Secondo i giudici Bonazzoli avrebbe ucciso per mettere fine alle pressioni del cognato che da tempo gli chiedeva di restituire 150 mila euro

Il suv in cui fu ritrovato ucciso Giorgio Gobbi

Il suv in cui fu ritrovato ucciso Giorgio Gobbi

Mantova, 22 aprile 2016 - Condanna a 18 anni di carcere per l'imprenditore mantovano di 48 anni Luciano Bonazzoli, accusato di aver ucciso il cognato Giorgio Gobbi, imprenditore di Cicognolo (Cremona), a fucilate il 4 dicembre di due anni fa. Secondo i giudici Bonazzoli avrebbe ucciso per mettere fine alle pressioni del cognato che da tempo gli chiedeva di restituire 150 mila euro. Erano il controvalore di oggetti in oro e gioielli affidati da Gobbi a Bonazzoli, che invece si era giocato tutto alle slot machine.

Il giudice Matteo Grimaldi ha anche condannato per favoreggiamento a 3 anni e 4 mesi di reclusione, Edo Dolci, 50 anni di Marmirolo, ritenuto complice di Bonazzoli ma solo per aver gettato in un canale l'arma del delitto. Nel marzo scorso la Corte d'assise di Mantova aveva condannato all' ergastolo Roberto Infante, artigiano edile 51enne di Boretto (Reggio Emilia), che aveva aiutato Bonazzoli nelle fasi dell'omicidio e a trasportare il cadavere. Il corpo era stato ritrovato nel baule della Range Rover dello stesso Gobbi, abbandonata nel parcheggio di un centro commerciale a Parma.