Legnano, il vecchio tribunale doveva essere la casa degli ospiti stranieri di Expo: ma non ci sono offerte

Ma a settembre il Comune tornerà alla carica di Paolo Girotti

Il vecchio tribunale di Legnano

Il vecchio tribunale di Legnano

di Paolo Girotti

Legnano (Milano), 20 agosto 2014 — Luglio doveva essere il mese decisivo per cercare di “piazzare” la ex sede del tribunale di Legnano e trasformarla in una location potenziale per le delegazioni straniere che parteciperanno a Expo 2015. Doveva, perché a quanto risulta la macchina organizzativa sembra essersi momentaneamente inceppata e per avere novità si dovrà attendere il mese di settembre. Nei circa due mesi che hanno fatto seguito alla dichiarazione d’intenti espressa degli amministratori del Comune di Legnano — decisi a trasformare l’ex tribunale, ora dismesso, e lo storico Palazzo Leone da Perego in una sede privilegiate per gli ospiti internazionali — nessuno straniero in cerca di casa si è infatti affacciato alle porte dei due edifici, fosse stato anche per dare uno sguardo distratto all’offerta costruita da Legnano.

Il ritardo nella tabella di marcia non è imputabile al Comune, piuttosto agli uffici di Expo 2015 che conducono i giochi, ma il dato di fatto è che con il passare del tempo e con la tendenza dei paesi ospiti a ridurre budget e presenze, le speranze di attirare una delegazione in città si fanno sempre più flebili. Il pacchetto che mette insieme l’ex tribunale e il dirimpettaio, storico Palazzo Leone da Perego era stato composto dall’amministrazione di Legnano nello scorso mese di giugno. Le delegazioni avrebbero potuto trovare nell’ex palazzo di giustizia una sorta di base logistica (due piani di circa 800 metri quadrati ognuno), mentre Palazzo Leone da Perego, oggi spazio espositivo con aree dedicate agli incontri pubblici, avrebbe costituito la cornice per le iniziative di maggiore richiamo. Le strade da seguire erano sostanzialmente due: una puntava a far inserire la location legnanese tra quante, come Sesto San Giovanni, Lainate e Monza, hanno presentato simili proposte; la seconda era legata ai contatti attivati con le delegazioni estere attese dal gruppo di lavoro nato a Legnano.

Tutta l’operazione di ospitalità, nel progetto definito dal Comune, non dovrà avere costi per la delegazione estera e per questo si stanno cercando fonti di finanziamento esterne alle risorse comunali. Come detto, luglio doveva essere il mese decisivo, quello delle visite di preparazione e degli incontri con i rappresentanti delle possibili delegazioni: le porte dei due edifici, invece, non si sono mai aperte con questo obiettivo, a luglio così come nelle prime settimane di agosto. E dire che per risistemare l’ex tribunale e presentarlo in condizioni adeguate era intervenuta anche la Confcommercio locale, supportata dagli operatori dell’ospitalità: loro avevano messo a disposizione gratuitamente il personale per tirare a lucido la struttura in pochi giorni. Pulizie di inizio estate che, però, non hanno prodotto ancora risultati.