Dairago, siglato protocollo accoglienza: in arrivo altri sei richiedenti asilo

Dairago, 25 maggio 2017 - Pienone all'assemblea pubblica di Dairago sul tema del protocollo per un'accoglienza equilibrata, sostenibile e diffusa dei richiedenti protezione internazionale. "L’amministrazione di Dairago ha scelto di aderire al protocollo non sulla base di convinzioni personali, ma valutando se esso può essere uno strumento che permette di tutelare la comunità che siamo chiamati ad amministrare - ha spiegato il sindaco Paola Rolfi -. Aderire al protocollo significa invece che il Comune si assume, insieme a prefettura, città Metropolitana e operatori del terzo settore, la responsabilità di gestire questa problematica ottenendo una serie di garanzie. In base a questo accordo Dairago potrebbe accogliere un numero massimo di 17 persone. Aderendo al protocollo il numero viene dimezzato: quindi parliamo di accogliere non 17 persone richiedenti protezione, ma di 8 persone, entro il 31 dicembre 2017.

Questo permette al Comune di essere escluso da ogni successivo bando per l’assegnazione dei richiedenti protezione fino al 31 dicembre 2018. Non vi è nessun costo a carico del comune. Il Comune non mette a disposizione alloggi comunali e non perché i 29 alloggi comunali sono già tutti occupati. Anche nel caso se ne liberasse uno, gli alloggi comunali non possono essere utilizzati per l’accoglienza dei richiedenti protezione. La loro assegnazione è regolata dalla legge regionale che prevede che possa entrarvi solo chi risiede in Lombardia da almeno 5 anni. Nel caso non si riuscisse a trovare degli alloggi, sarà la Prefettura ad attivarsi per la loro individuazione.

Ora quindi il compito del comune è collaborare con le associazioni del terzo settore per reperire alloggi che possano ospitare 6 persone. Dico 6 e non 8 perché 2 ragazzi richiedenti protezione internazionale sono stati accolti 2 settimane fa in un alloggio qui a Dairago all’interno di un progetto di accoglienza gestito dalla Cooperativa Sociale Intrecci. Sono convinta che di fronte a questo modello di accoglienza diffusa, sostenibile ed equilibrata, la nostra comunità saprà ancora una volta dimostrare quella capacità di accogliere espressa in tutti i decenni passati".