Albairate, niente più navette: "Così la stazione rimane isolata"

In rivolta Albairate, Gudo Visconti, Vermezzo e Zelo Surrigone per il taglio integrale della tratta Z554 Albairate-Bubbiano

Pendolari

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Albairate (Milano), 20 febbraio 2018 - I tagli al trasporto pubblico locale mettono sindaci e pendolari sul piede di guerra. Si va verso un pesante depotenziamento dei collegamenti autobus verso la stazione Albairate-Vermezzo, che non verrà più servita dalle navette. È quanto hanno comunicato Città Metropolitana e Stav nel corso di un incontro con i Comuni del territorio. La proposta avanzata per la zona Sud Ovest, infatti, prevede il taglio integrale della tratta Z554 Albairate-Bubbiano, proprio quella che viene utilizzata dai cittadini del territorio per raggiungere la stazione ferroviaria della Bruciata e prendere i treni della linea S9. La ragione? Una razionalizzazione delle risorse a fronte di quello che Stav considera un numero basso di utenti, per investire in tratte considerate «più redditizie» quali la 551 e la 560, che collegano il territorio a Bisceglie e a Romolo. Queste verranno potenziate, aumentando ancora di più il traffico su strada in direzione Milano.

Dal punto di vista di Stav e Cm la decisione è definitiva. Non solo. La soppressione della tratta avrebbe dovuto già essere operativa a partire dal week-end appena trascorso, ma le Amministrazioni comunali hanno chiesto una proroga almeno fino al 5 o al 12 marzo per informare i cittadini. Albairate, Gudo Visconti, Vermezzo e Zelo Surrigone, in particolare, hanno levato gli scudi convocando un incontro pubblico che si terrà nella serata di martedì 27 all’interno della sala consiliare di Albairate, per rendere i cittadini partecipi delle intenzioni di Città Metropolitana. Incontro al quale sono stati invitati la stessa Città Metropolitana, Agenzia Tpl Stav, Trenord e Rfi. «Una proposta che è stata elaborata senza prima confrontarsi con gli amministratori locali - hanno fatto sapere i quattro Comuni in un comunicato congiunto -. La stazione non sarà più raggiunta da alcun autobus restando così isolata».

Una decisione che va in netto contrasto con quanto i sindaci hanno chiesto più volte in questi ultimi anni e cioè il potenziamento del trasporto pubblico locale per incentivare la mobilità sostenibile. La linea, attivata nel 2014, conta oggi una quindicina di navette al giorno distribuite in maniera disomogenea nell’arco della giornata e gestite male, stando a quanto spiegano i sindaci. Basti pensare che tra le 9 del mattino e le 13 non ci sono corse. Mentre l’ultima della sera parte dalla stazione alle 19.40. Per questo motivo i Comuni hanno intenzione di chiedere più sicurezza e servizi adeguati per la linea, oltre a un tavolo con Cm e Stav per trovare soluzioni efficaci alle problematiche del territorio. Senza dimenticare la richiesta del biglietto unico integrato che porti il pendolare dal proprio paese a Milano, oggi assente.