Invalido dopo incidente a Canegrate, l'appello: "Aiutatemi a prendere il pirata"

Graziano Mirante stava percorrendo via Isonzo in bicicletta quando è stato investito, forse da un furgoncino: da quel momento la sua vita è cambiata

Graziano Mirante con la moglie

Graziano Mirante con la moglie

Canegrate (Milano), 29 marzo 2017 - Un incidente che gli ha cambiato la vita e adesso a distanza di due anni, Graziano Mirante, canegratese classe 1971, lancia l’ennesimo appello: «Il 20 Aprile 2015 andavo in bicicletta percorrendo via Isonzo, da Canegrate verso San Giorgio su Legnano. Intorno alle 15 ero arrivato all’altezza dell’incrocio semaforico con via Aldo Moro. Il semaforo era verde e proprio mentre mi accingevo ad attraversare l’incrocio, il cambio della mia bici aveva prodotto uno strano rumore, ho quindi avevo abbassato la testa per guardarlo: da allora ricordo solo il buio». Un pirata della strada passando con il rosso ha colpito Graziano scappando e lasciandolo a terra totalmente paralizzato. Di questo pirata non se ne sa più nulla, da qui l’appello: «Non ho idea di quale possa essere stata la dinamica dell’incidente né del tipo di autoveicolo che mi abbia investito, in quanto in quell’istante stavo guardando il cambio. So certamente che l’urto mi ha staccato la ruota anteriore della bicicletta e mi ha fatto fare un volo di diversi metri. Mi rimangono solo delle sensazioni di quel giorno, la sensazione d’aver colto con la coda dell’occhio la sagoma d’un furgoncino rosso amaranto, ma una sensazione non è un dato».

Da allora lunghi mesi di ospedale, l’immobilità, poi la sedia a rotelle, infine la disabilità permanente fino all’appello odierno: «Chiunque abbia visto qualcosa, qualsiasi cosa, lo prego di telefonare al mio numero, il 338 4843169. Il pirata che mi ha investito mi ha cambiato la vita. La fuga e soprattutto la sua identità ignota, mi impedisce di ricevere un adeguato risarcimento, lasciandomi in uno stato d’indigenza, pieno di difficoltà. Questo individuo deve pagare il suo debito con la legge, sia che abbia commesso il suo reato da ubriaco o drogato, sia che l’abbia commesso in seguitò ad una distrazione». Graziano Mirante chiama in aiuto testimoni probabili, ma anche la polizia locale, le telecamere del comune di Canegrate e di San Giorgio su Legnano e tutti quanti in quel momento abbiano notato qualcosa di strano. Graziano è inabile al lavoro e vive adesso con la sua compagna ed il figlio di cinque anni a Busto Arsizio. Un incidente il suo, che è apparso subito gravissimo, tanto che sul posto era arrivato anche l’elisoccorso. Adesso a distanza di due anni una lenta risalita verso la normalità che purtroppo non sarà più possibile, mentre il pirata non è mai stato trovato.