A piedi gli agenti della Stradale: solo 5 auto su 15 sono in servizio

Lecco, «Pantere» zoppe alle prese con guasti e continue rotture di Daniele De Salvo

Polizia stradale (Cardini)

Polizia stradale (Cardini)

Lecco, 27 luglio 2014 - Gli agenti della Stradale di Lecco e Bellano sono rimasti a piedi. Hanno a disposizione solo cinque auto sulle quindici previste. Le Pantere inoltre sono praticamente zoppe, hanno percorso più di 320mila chilometri e in caso di guasti mancano i soldi per ripararle e con una media di 700 chilometri in un solo giorno la possibilità di rotture e più che concreta. Stessa situazione per le moto, che pure sarebbero molto comode e utili per sfrecciare tra il traffico del fine settimane e tra il serpentone di veicoli di turisti e villeggianti che ogni domenica affollano le sponde del Lario e le montagne di Valsassina e Valtellina: sono appena due sulla quindicina che dovrebbero essere assegnate in dotazione. Per garantire il pattugliamento del territorio i poliziotti sono costretti ad arrangiarsi con mezzi di fortuna, non propriamente adatti al compito assegnato. 

«In sostanza siamo al collasso», sottolinea senza mezzi termini Mario Scinetti, segretario provinciale del Siulp, il sindacato italiano unitario dei lavoratori di polizia, il più rappresentativo degli operatori del 113, insieme ai colleghi di Siap, Coisp, Ugl, Consap e Silp-Cgil. Di quanto succede sono stati da tempo avvisati i funzionari del Viminale, che hanno confermato che all’appello mancherebbero sette volanti, ma che hanno anche sottratto un’ulteriore vettura per destinarla ai servizi collegati con l’Eurovertice in aggiunta a un’altra già inviata di rinforzo a Brescia. In pronta consegna ci sarebbero delle macchine nuove fiammanti, peccato che non avrebbero superato il collaudo. Delle 200 auto che dovrebbero essere acquisite in tutta la Lombardia in vista di Expo inoltre nessuna verrà destinata a Lecco. Di contro sono state acquistate per il semestre europeo 30 Lancia Thema blindate da costo di 90mila euro l’una. 

«In sostanza a Lecco, nonostante anni di segnalazioni, siamo lasciati completamenti da soli dai vertici del Ministero dell’Interno e del Dipartimento di Polizia, come se la nostra fosse una provincia di serie C». Anche il questore Alberto Francini e la comandante Marinella Russo hanno battuto cassa a Roma: «Li ringraziamo per la particolare attenzione avuta riguardo le nostre segnalazioni da noi effettuate, si sono impegnati personalmente, ma i problemi rimangono insoluti». Ad aggravare ulteriormente la già difficile situazione sussistono alcuni paradossi come ad esempio l’utilizzo dei componenti degli equipaggi della Polstrada per controlli di edifici pericolanti o addirittura di animali da macellare.