"E' innocente, torni tra noi". Le mamme di Igea difendono Guido Milani

Appello per il regista di Oggiono accusato di violenza su minori

Il regista vuole dimostrare la sua innocenza

Il regista vuole dimostrare la sua innocenza

Oggiono, 29 agosto 2016 - «È agli arresti domiciliari senza aver fatto nulla Guido Milani. È lui la vittima». L’avvocato Renato Pulcini, difensore del regista, fondatore della cooperativa «Ragazzi e cinema» che svolge attività ricreative e formative per ragazzi anche in un’ex colonia di Igea, va all’attacco dopo la nuova denuncia che ha portato agli arresti domiciliari per abusi sessuali il suo assistito. E per farlo sceglie proprio la sede estiva, quella di Igea marina, con una platea di genitori e ragazzi ad ascoltarlo: «Questa nuova denuncia è arrivata da un giovane che fino a qualche mese fa descriveva Guido sui giornali di Lecco come il suo maestro. Dopo tre mesi si ricorda di aver subito, nel periodo dal 2011 al 2013 degli abusi da quello stesso Guido. E presenta denuncia, in questura a Rimini, lo stesso giorno in cui gli era stata consegnata la lettera di licenziamento da parte della cooperativa fondata da Milani. Lui puntava a prendere il posto di Guido». La platea rumoreggia, è tutta schierata con il regista. Solo un mese e mezzo fa Guido Milani, 31 anni, era stato condannato a Milano a quattro anni e sei mesi per una storia di violenza sessuale, prostituzione minorile e cessione di sostanze stupefacenti. Secondo gli inquirenti, il regista avrebbe avuto, tra il 2010 e il 2011, in Lombardia, rapporti sessuali con un adolescente, in una ventina di occasioni, a volte in cambio di denaro, a volte in cambio di droga. Accuse che Milani aveva sempre respinto caparbiamente, professando la sua totale estraneità.

«Ho già presentato ricorso in Appello - annuncia l’avvocato Pulcini – Ho allegato una perizia medica che attesta che è meccanicamente impossibile che Guido abbia potuto fare quello di cui è accusato per la patologia di cui soffre». Ma pochi giorni una nuova pesante accusa si è abbattuta sulla testa del giovane regista. «Nell'ordinanza del gip si parla di uno strofinamento, da vestiti, durante la prova di una scena di un film. Per un presunto strofinamento Guido è stato arrestato e confinato in casa. È un uomo distrutto, temiamo per lui, solo la vicinanza delle famiglie dei ragazzi lo aiuta ad andare avanti». Poi parlano, commuovendosi, alcune madri, come Teresa Masciulli di Bellaria: «Rivogliamo Guido tra noi. I nostri figli piangono senza di lui, il loro sogno si è interrotto. Era di famiglia per tutti noi. Questo è il posto più sicuro di Bellaria, i nostri ragazzi vivrebbero qui se potessero. Guido è innocente». Un’attestato di stima che Milani non ha potuto sentire con le sue orecchie, costretto per ordine della Procura di Milano a rimanere a casa della madre, dov’è agli arresti domiciliari.