Errore nel prezzo: la vendita della villa finisce dal giudice

Il caso della villa di Oliveto Lario di proprietà della Comune di Oneda

Il tribunale di Lecco

Il tribunale di Lecco

Oliveto Lario (Lecco), 30 marzo 2017 - Un errore di trascrizione della cifra del perito chiamato dal tribunale a stimare il valore di un terreno in riva al Lario potrebbe costare caro alla “Comune di Oneda”: i terreni accanto ad un immobile risalente al 1940, ubicati nella frazione Limonta di Oliveto Lario, sono stati valutati nella perizia del geometra Giancarlo Albo di Lecco 12 euro al metro quadrato anziché 120 euro. Il tutto nasce dalla cifra posta sulla perizia: 25.122,72, anziché 251.227,20. Quello “0” mancante, un chiaro errore di battitura, è al centro di una querelle giudiziaria davanti alla sezione civile del tribunale di Lecco, presieduta dal giudice Federica Trovò. I legali della “Comune di Oneda” hanno fatto ricorso chiedendo un incontro con il perito, una nuova verifica dei valori e in subordine di considerare l’errore nella scrittura del valore del terreno.

Il tutto nasce da una perizia chiesta per valutare i terreni, con il tribunale che nel 2009 affida l’incarico al geometra Albo che l’8 ottobre 2015 firma il documento al centro del ricorso con quell’errore evidente: una fortuna per chi è intenzionato ad acquistarlo, un danno per chi lo vende. «Troppo poco – sostengono i legali della Comune di Oneda –, non certamente sui valori di mercato». Un valore impugnabile in qualsiasi sede, civile o penale, che coinvolgerebbe inevitabilmente chi materialmente ha scritto il documento nell’ottobre 2015 collegato al valore del compendio immobiliare che i proprietari vorrebbero dividersi e in futuro alienare. Il ricorso è stato depositato in tribunale nei mesi scorsi e ieri c’è stato un importante passaggio: infatti nell’istanza dei ricorrenti si fa riferimento «a quel palese errore di trascrizione dei valori della pertinenza». La parola definitiva spetta ora al giudice Federica Trovò.