"Cinema in città, ci sono due interessamenti". Ma è battaglia in maggioranza

L’assessore Bolognini bacchetta Appello per Lecco: «Ora basta protagonismi»

Il Cinema Nuovo chiuso nel giugno 2014

Il Cinema Nuovo chiuso nel giugno 2014

Lecco, 19 ottobre 2016 - È sempre un tema molto sentito in città, soprattutto da due anni e mezzo a questa parte. Il cinema a Lecco è richiesto da molti, giovani e adulti, ma da quando hanno chiuso le sale in centro, è rimasto il solo Palladium, cineteatro della parrocchia di Castello che ha saputo sopravvivere anche in un mondo dove i multisala spuntano come i funghi, salvo nella provincia manzoniana. E così nel corso di questi anni si è fatto a gara per parlare del ritorno delle sale cinematografiche. Ci ha provato la lista civica Appello per Lecco, facendo tanti proclami, ultimo in ordine cronologico un comunicato in cui si parla di «grande lavoro di sensibilizzazione, sollecitazione e promozione per il ritorno del cinema a Lecco», ma ora i rappresentanti dell’associazione riferiscono di essersi «volutamente tirati da parte, ormai da qualche mese, dopo aver informato l’amministrazione, dal nostro compito di sensibilizzazione, per lasciare che gli imprenditori potessero analizzare i punti di forza e di debolezza del mercato lecchese relativo all’industria che veicola la settima arte». L’associazione lascia la patata bollente in mano all’Amministrazione comunale – della quale per altro fa parte. «Adesso lo sforzo va fatto sul piano amministrativo e urbanistico creando le corrette condizioni che consentano, in tempi brevi, di autorizzare un iter finalizzato a far rivivere nuove e moderne sale polivalenti e cinematografiche in città». L’assessore all’Urbanistica Gaia Bolognini (Pd), infatti, spiega che «ci sono due interessamenti per la realizzazione di nuovi cinema». Secondo il pgt l’area prevista per un multisala si trova in viale Valsugana, ma spiega che con una determinata procedura si potrebbe costruire anche altrove.

«Con lo sportello unico di attività produttive, creando un cinema puro, con solamente le sale, senza negozi, bar o ristoranti, potrebbe anche nascere altrove con una deroga del consiglio comunale. Il progetto sarebbe anche molto più veloce». Bolognini rincara la dose: «Basta dunque con le polemiche sterili e i protagonismi politici. É giunta l’ora del fare. Chi vuole rimboccarsi le maniche e darsi da fare per il bene della nostra città lo dimostri coi fatti». Ma è evidente che solo un imprenditore convinto potrà installare un multisala in città, l’Amministrazione comunale potrà solo agevolare la società, non certo investire di tasca propria, soprattutto in un momento di crisi per gli enti pubblici. Dal giugno 2014 con la chiusura di Nuovo e Mignon, sono sparite le sale in centro ed è rimasto solo il Palladium, cineteatro parrocchiale nel rione di Castello. Altrimenti, i lecchesi che vogliono vedere le altre ultime uscite devono spostarsi fino a Lissone, Curno o Vimercate, nei moderni multisala che la provincia manzoniana non è riuscita ancora a calamitare.