Bione 'buco nero': i 190mila euro scatenano la battaglia in Consiglio

La variazione di bilancio per il Centro sportivo comunale fa imbufalireb le minoranze. Brivio: "Sono necessarie per mettere a norma gli impianti"

L’ingresso del Centro sportivo comunale del Bione  che ormai da mesi è al centro del dibattito politico in città (Cardini)

L’ingresso del Centro sportivo comunale del Bione che ormai da mesi è al centro del dibattito politico in città (Cardini)

Lecco, 24 maggio 2017 - Sono pronti a uscire dalle casse comunali e finire dritti nel Centro sportivo Bione. Il Comune di Lecco ha infatti approvato la seconda variazione al bilancio di previsione 2017-19, nella quale sono stati destinati 190mila euro per il centro sportivo, di cui 130mila euro per investimenti e 60mila per le spese di gestione di questa fase di transizione.

«Da gennaio sono passati cinque mesi ma in realtà siamo ancora fermi lì – attacca però Alberto Anghileri di “Con la sinistra cambia Lecco” – gli uffici stanno ancora lavorando sul “bandino”. Com’è possibile che negli ultimi anni nessuno abbia controllato l’operato di Sport management? Per fare un bando deve essere tutto a posto, se così non fosse il mio timore è che 190mila euro non bastino». «Il titolo con cui la società sta gestendo questa fase transitoria, è compatibile con le coperture assicurative? La garanzia fideiussoria obbligatoria versata da Sport management è una garanzia ancora valida che il Comune può riscuotere qualora l’azienda si sia rivelata adempiente su alcuni impegni?» chiede il grillino Massimo Riva. «Come verranno spesi i 130mila euro? – incalza Antonio Tallarita di Forza Italia e presidente del Basket Lecco –. Fino all’anno scorso non c’erano i soldi per sostituire il parquet adesso si trovano 190mila? Sport management doveva fare migliorie per 710mila euro, qualcuno ha verificato se sono state fatte?». Sulla questione interviene il sindaco. «C’è un’incertezza gestionale di fondo per chi gestisce per pochi mesi un incarico e di fatto deve avere le risorse per regolarizzare la gestione in questi mesi che ci separano dal bando – spiega Virginio Brivio riferendosi alla somma di 60mila euro –. Serve poi un investimento per portare alla messa a norma dell’impianto prima di uscire col nuovo bando». È stato approvato anche il rendiconto di gestione del 2016.

Poco più di 52 milioni e 600mila euro la spesa corrente dello scorso anno. Diritti sociali, politiche sociali e famiglia la maggior voce di spesa che ha assorbito quasi il 33% delle risorse, seguita da Servizi istituzionali, generali e di gestione, Sviluppo e tutela del territorio e ambiente, che richiedono entrambe attorno al 15% della spesa, per continuare con Trasporti e diritto alla mobilità, Istruzione e diritto allo studio, Ordine pubblico e sicurezza, Tutela dei beni e delle attività culturali, debito pubblico e Sviluppo economico. Poco più di 35milioni e 200mila euro l’avanzo dell’amministrazione, oltre 33milioni e mezzo le entrate tributarie. Scese a dieci milioni le spese per il personale, mentre sale a 10mila euro (quattro in più dello scorso anno) l’esborso per incarichi e consulenti. Soddisfatto l’assessore al Bilancio Anna Mazzoleni: «Il fondo cassa al 31 dicembre dello scorso anno toccava 39.469.854,13 euro, abbiamo rispettato il pareggio di bilancio e il tempo medio di pagamento dei fornitori è stato di 35 giorni».