Orio devia gli aerei sulla Brianza. Scatta la rivolta contro i rumori

Le nuove rotte senza avvisare i sindaci del lecchese

Un aereo Ryanair

Un aereo Ryanair

Merate (Lecco), 18 settembere 2017 - Guerra delle rotte aeree nei cieli della Brianza. In seguito alla riorganizzazione del traffico aereo dello scalo internazionale di Orio al Serio in vigore dal 22 giugno, molti velivoli in fase di decollo o di atterraggio passano ora a bassa quota sopra le teste di chi vive nel Meratese. La maggior parte delle nuove rotte, modificate per ridurre l’impatto acustico per coloro che abitano attorno all’hub, su sollecitazione del sindaco di Bergamo e candidato alla carica di governatore della Lombardia per il centrosinistra Giorgio Gori, incrociano infatti proprio nei cieli di Merate e dintorni, dove adesso sono costretti a fare i conti sia con il rumore assordante sia con l’inquinamento dei gas di scarico provocati dai propulsori degli aviogetti di linea. 

I primi cittadini del Meratese, che nemmeno sono stati informati delle modifiche a differenza dei colleghi d’oltre Adda, hanno subito inviato una lettera di protesta congiunta ai vertici del Pirellone, di Arpa, Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente, Enav, cioè l’Ente nazionale per l’assistenza al volo, Enac, ovvero Ente nazionale per l’aviazione civile e di Sacbo, la società che gestisce l’aeroporto. La questione è stata così affrontata nei giorni scorsi al tavolo della commissione regionale Territorio e Infrastrutture. Per il momento non sono previsti cambiamenti di rotta, nel senso che gli aerei continueranno a sfrecciare nei cieli della Brianza, nonostante anche nella Bergamasca in molti abbiamo sollecitato un ritorno al passato. «Sono stati tuttavia ottenuti importanti risultati per i residenti del Meratese – spiega però Mauro Piazza, consigliere e vicepresidente della Commissione -. Abbiamo infatti chiesto ai tecnici di Arpa di collocare centraline per verificare l’impatto acustico e di inquinamento. Oltre a ciò insisteremo affinché gli amministratori locali del Meratese vengano coinvolti nelle prossime decisioni: se non sono stati interpellati prima della sperimentazione, debbono esserlo assolutamente ora». Al tavolo istituzionale hanno partecipato tra gli altri Francesco Piludu, responsabile del Centro aeroportuale di Bergamo, il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, quello di Orio Alessandro Colletta, di Cernusco Lombardone Giovanna De Capitani, l’assessore di Merate Giuseppe Procopio e i rappresentanti di Enac.