Putin e musical nel capolavoro di Newman

Il nuovo album

Randy Newman

Randy Newman

Milano, 1 dicembre 2017 - Cantautore. D’altri tempi, l’unico vero erede del Great American Songbook, degli autori di Hollywood e Broadway (gli zii hanno firmato celebri colonne sonore). Randy Newman, ebreo come Bob Dylan, ma l’opposto di Bob: in lui troverete le radici del vaudeville, della classica, del jazz e della cultura popolare sudista, anche se è nato a Los Angeles, il musical, il racconto, l’umorismo yiddish. Un voce narrante e cantante alla Hoagy Carmichael, Paolo Conte e Tom Waits. Per questo “Dark Matter” (Nonesuch), il suo album di inediti dopo nove anni di operoso silenzio, è stato acclamato dalla critica mondiale come inevitabile capolavoro di un genio. Preceduto dai rumors su una canzone che parlava dell’organo sessuale di Trump, ne è arrivata invece una che si prende gioco di Putin con un irriverente gioco doppio senso (put it). Ha scritto classici come “You’ve Got a Friend in Me”, “Short People”, “Sail Away”, Rednecks”, “Politica Science”, “God’s Song”, di argomento non sempre leggero, con un linguaggio cinematografico da scrittore d’altri tempi.

Ha anche  firmato famose musiche da film, da “The Natural” a “Ragtime”, “Toy Story”, “Cars 3”, due Oscar per “Monters in” e Toy Stoy 3”. Un triplo album con tutto il suo Songbook ne definisce una storia che non ha ancora scritto la sua fine. Randy dirige ovviamente una grande orchestra ritmico sinfonica quando non basta la sua band, il suo stile pianistico è la cifra del colto popolare, i suoi testi il manifesto di un uomo libro, che non ha paura di prendere posizione, con tagliente ironia, o di abbandonarsi al sentimento di “She Chose Me”. Ma è l’opera breve che apre il disco, “The Great Debate”, ancora una volta a stupire. Un talk show travestito da musical di nove minuti con scienziati, bigotti, antivaccinisti, creazionisti e un coro gospel e che parla dell’esistenza, dell’evoluzione, della materia oscura dell’universo (il titolo del disco), cambiamenti climatici e religione. Molto yiddish. La nostalgia lascia un segno leggero sulla sabbia di “on the Beach” nel mood di Scott Fitzgerald, “Sonny Boy” ricorda un grande del blues. “Wandering Boy” un’idea condivisa di Sud. Randy Newman è storia, tradizione e rivoluzione, unico. Da scoprire, amare, ascoltare. Come per “Harps and Angels” e “The Randy Newman Songbook” per piano solo, i produttori sono i fidati Mitchell Froom e Lenny Waronker, l’album perfetto per un regalo di Natale.