Spaccia comodamente da casa: scoperto, finisce ai domiciliari

Quintano, per il pusher un anno e mezzo sul luogo di ‘lavoro’ di PIER GIORGIO RUGGERI

In casa  il 20enne pregiudicato aveva  l’ultima bustina di cocaina e 4.500 euro frutto della vendita di droga

In casa il 20enne pregiudicato aveva l’ultima bustina di cocaina e 4.500 euro frutto della vendita di droga

Quintano (Cremona), 1 maggio 2016 - A volte la realtà supera la fantasia, anche quella più sfrenata. E così capita che un giovane marocchino di vent’anni, pregiudicato per reati di droga venga arrestato dai carabinieri mentre spaccia in casa e che il giudice lo condanni, non sospenda la pena, ma gli conceda di scontare quanto deciso in sentenza fuori dal carcere, a casa sua. Cioè sul luogo di ‘lavoro’. L’operazione dei carabinieri del nucleo operativo di Crema è perfetta. Sanno che c’è uno spacciatore che rifornisce un certo numero di clienti e che abita a Quintano. Il giovane sospettato è straniero ed è già stato sorpreso a spacciare. I militari si preparano ed entrano in azione venerdì sera. Alcune pattuglie in borghese si appostano in modo tale da non dare scampo a spacciatore e clienti e attendono.

Intorno alle 20 arriva una persona in scooter che incontra il pusher il quale gli dà una bustina e prende dei soldi. Quindi lo straniero entra in casa e il tossico se ne va, salvo essere fermato dopo la prima curva dai militari che gli trovano addosso la droga, gliela sequestrano, prendono le sue generalità che passeranno alla prefettura e lo tengono lì, giusto perché non avverta lo spacciatore di quel che sta succedendo. Passano alcuni minuti e davanti alla casa del ‘commerciante’ arriva un’auto. Scende una persona che suona al campanello. Dopo qualche istante il giovane scende, porge una bustina, prende i soldi e risale in casa, mentre il tossico si allontana. Anche lui viene fermato, la droga sequestrata, le generalità prese e passate alla prefettura. A quel punto i carabinieri entrano in azione e suonano al campanello dello straniero che apre.

Parte la perquisizione e nella sua casa viene trovata una bustina di cocaina, l’ultima perché la scorta era finita e 4.500 euro, frutto della vendita di droga, visto che il giovane non lavora e non ha altre entrate. Portato in caserma per le generalità, il magistrato di turno ordina l’arresto e il marocchino passa la sua notte in guardina. Ieri nella tarda mattinata il giovane viene tradotto a Cremona davanti al giudice che commina un anno e mezzo di galera. Anzi, di arresti domiciliari a casa sua, nell’abitazione dove il marocchino è stato sorpreso a spacciare. Incredibile? Neppure per sogno perché una sentenza uguale era già stata emessa da un giudice del tribunale di Crema che aveva anche lui concesso gli arresti domiciliari a uno spacciatore trovato a vendere droga in casa, sempre a Quintano.

di PIER GIORGIO RUGGERI