Tiene reperti ma non ha il permesso: nei guai

Un vero e proprio tesoro archeologico fra oggetti di guerra, centinaia di monete romane e medievali, proiettili e anfore greche P.G.R.

 Alcuni ritrovamenti custoditi illegalmente

Alcuni ritrovamenti custoditi illegalmente

Ricengo, 10 novembre 2015 - Domattina al Sant’Agostino di Crema la Guardia di Finanza presenta gli sviluppi di un’operazione che li ha visti mettere le mani su un vero e proprio tesoro archeologico accumulato in anni di ricerca da un collezionista di Ricengo, che prima scavava e poi si teneva i pezzi migliori, ma senza la debita autorizzazione. Il fatto risale all’ottobre dello scorso anno e sono centinaia i reperti confiscati al collezionista che saranno dati in dotazione al museo cittadino. Alla conferenza saranno presenti il prefetto di Cremona, il comandante provinciale della GdF di Cremona, il comandante della Tenenza della GdF di Crema, il sindaco e il delegato per i Beni archeologici della Lombardia. Lo scorso ottobre la Gdf di Crema aveva suonato alla porta dell’uomo, un cinquantenne, e nella sua villetta aveva trovato 800 monete antiche di epoca romana tardo-repubblicana (I e III sec a.C.) e 500 di età medievale e contemporanea (XIX secolo), più di 300 munizioni d’artiglieria a palla, circa 700 ogive, 160 bombe a mano e da lancio, 13 proiettili d’artiglieria, oltre a oggettistica varia, quali bottoni ed elmetti da guerra. Oltre a ciò erano stati rinvenuti e sequestrati circa 500 oggetti, di notevole interesse storico, databili tra la protostoria e l’età contemporanea. Tra questi anche un piatto e due anfore di produzione attica o magno-greca. Tutto questo sarà donato al museo.