Rivolta d'Adda, sfugge alla cattura in auto ma viene ripreso dal carabiniere maratoneta

Sopravvivere a un incidente incredibile, riuscire a fuggire e poi farsi catturare perché si ha la sfortuna di trovarsi di fronte un carabiniere che per hobby corre le maratonine. È l’epilogo che ha messo dietro le sbarre un ladro

La macchina  nella roggia per evitare le forze dell’ordine

La macchina nella roggia per evitare le forze dell’ordine

Rivolta d'Adda (Cremona), 29 aprile 2016 - Sopravvivere a un incidente incredibile, riuscire a fuggire e poi farsi catturare perché si ha la sfortuna di trovarsi di fronte un carabiniere che per hobby corre le maratonine. È l’epilogo che ha messo dietro le sbarre un ladro, sfuggito alla cattura l’altra notte, con l’auto finita in un fosso dopo una carambola impressionante. Oggi entrerà in un’aula del tribunale di Cremona per essere processato per evasione. Sì, perché questo albanese di 35 anni avrebbe dovuto essere in casa e non in giro per il cremasco. La storia, dall’inizio, vede martedì notte intorno alle 23 a Rivolta d’Adda, tre uomini a bordo di una Ford Focus fuggire ai carabinieri, infilare un rondò al contrario, perdere il controllo dell’auto, carambolare più volte e terminare la corsa dentro un fosso con parecchia acqua. Detto questo, dei tre occupanti, nella vettura e nella roggia non se ne trova nessuno. Ieri mattina in caserma arriva la telefonata di un agricoltore di Rivolta d’Adda che avverte i carabinieri che un tizio sanguinante e ferito in volto sta cercando di rubargli dei vestiti che sua moglie ha steso ad asciugare.

In breve nel cascinale arrivano alcuni equipaggi e le ricerche si diramano nei dintorni e si protraggono per tre ore, fintanto che una pattuglia scorge in mezzo ai campi la sagoma di un uomo. Anche l’uomo vede i carabinieri e cerca di fuggire. A questo punto, uno dei due militari parte di corsa e, nonostante il grande svantaggio, riesce a raggiungere il fuggitivo e a catturarlo. Il carabiniere è allenato, la domenica si cimenta nelle maratonine e quindi ha avuto partita facile. In caserma il fuggitivo, che ha ancora gli abiti bagnati e non ha i documenti, viene identificato grazie alle impronte e si scopre che è un pregiudicato agli arresti domiciliari. E questo gli apre le porte del carcere.

di P.G.R.