Stufa difettosa, famiglia egiziana intossicata dal monossido di carbonio

Ripalta Cremasca, in ospedale sono finiti tre adulti e tre bambini di P.G.R.

L’ambulanza giunta sul posto

L’ambulanza giunta sul posto

Ripalta Cremasca (Cremona), 11 gennaio 2016 - Una famiglia egiziana che risiede in via Roma, a Ripalta Nuova, ha rischiato di perdere la vita a causa di una stufa che, insieme al calore, rilasciava monossido di carbonio. In ospedale sono finiti tre adulti e tre bambini, nessuno dei quali versa in gravi condizioni. Provvidenziale l’arrivo degli uomini del 118 e dei vigili del fuoco di Crema, che hanno evitato il peggio.

L’allarme è arrivato al 118 da un vicino di casa, che ha notato lo stato confusionale della famiglia egiziana. In breve, mancavano pochissimi minuti alle 18, in via Roma sono arrivati i vigili del fuoco, l’auto medica e un paio di ambulanze. I pompieri sono entrati in casa e hanno portato fuori tre bambini e tre adulti, mentre il medico del 118 ha provveduto a dotarli di maschere d’ossigeno per cercare di mitigare l’intossicazione da monissido che li stava avvelenando. Mentre venivano prestati i primi soccorsi, i vigili del fuoco provvedevano ad aerare la casa e spegnere la stufa, causa del rilascio del monossido.

Sembra che il gas tossico si sia liberato a causa di un malfunzionamento della stufa mai revisionata e unica fonte di riscaldamento della casa. Dopo i primi soccorsi tutti e sei i componenti della famiglia sono stati portati al pronto soccorso e ricoverati in vari reparti. Le condizioni dei pazienti non destano preoccupazione e per questo motivo si è evitato di trasferire qualcuno in ospedali dotati di camere iperbariche. È questo il terzo avvelenamento da monossido dall’inizio dell’anno nel cremasco.

di P.G.R.