Elezioni comunali in provincia di Cremona: affluenza finale al 66,79%. Tutti i risultati

Sono quattordici i Comuni che scelgono il sindaco. Affluenza finale al 66,79%, alle 19 era al 58,93%. A Pizzighettone vince Luca Moggi del centrodestra - ELEZIONI COMUNALI 2016: I RISULTATI IN TUTTI I COMUNI

Elezioni

Elezioni

Cremona, 5 giugno 2016 -  Al via le elezioni amministrative 2016, domenica 5 giugno. Si vota un solo giorno, dalle 7 alle 23. Il turno di ballottaggio è previsto per il 19 giugno. Sono quattordici i Comuni che scelgono il sindaco. Affluenza finale al 66,79%, alle 19 era al 58,93%In lizza per la poltrona di sindaco a Pizzighettone quattro candidati, con la presenza di due civiche: Luca Moggi, il più giovane in corsa, è il nuovo sindaco sostenuto da Lega, Forza Italia ed ex Lista Pesenti, e si pone in continuità con l’attuale amministrazione. I concorrenti erano Bruno Tagliati, alla guida di una lista sostenuta dal Pd, Pizzighettone Chiama, ex presidente provinciale delle Acli, con un passato da vicesindaco di Luigi Bernocchi; Giancarlo Bissolotti guidava la lista «Giancarlo Bissolotti sindaco» che, fin da subito, si è presentata come «proposta» civica; infine la lista guidata da Franco Matrangolo, «Altra Pizzighettone», anche in questo caso si tratta di una lista civica.

Ecco i comuni al voto con le affluenze in percentuale e i risultati.

Azzanello - Affluenza 62,38%, eletto sindaco ARSENIO MOLASCHI con il 100% dei voti validi Campagnola Cremasca - Affluenza 82,00%, eletto sindaco ROCCO AGOSTINO GUERINI con il 60,44% dei voti validi Cremosano - Affluenza 59,07%, eletto sindaco RAFFAELE PERRINO con il 100% dei voti validi Izano - Affluenza 68,05%, eletto sindaco LUIGI TOLASI con il 55,70% dei viti validi Palazzo Pignano - Affluenza 61,48%, eletto sindaco ROSOLINO BERTONI con il 67,57% dei voti validi  Piadena - Affluenza 64,44% - eletto sindaco IVANA CAVAZZINI con il 65,62% dei voti validi Pianengo - Affluenza 71,78% , eletto sindaco Ernesto ROBERTO BARBAGLIO con il 52,16% dei voti validi Pieve San Giacomo - Affluenza 68,22% - eletto sindaco SILVIA GENZINI con il 53,44% dei voti validi Pizzighettone - Affluenza 70,31% - eletto sindaco LUCA MOGGI con il 43,03% dei voti validi Rivolta d'Adda - Affluenza 64,53% - eletto sindaco FABIO MARIA MARTINO CALVI con il 49,42 dei voti valid San Giovanni in Croce Affluenza 70,91% - eletto sindaco PIERGUIDO ASINARI con il 71,67% dei voti validi San Martino del Lago - Affluenza 65,85% - eletto sindaco DINO MAGLIA (con il 100% dei voti validi) Sesto ed Uniti - Affluenza 63,02% - eletto sindaco FRANCESCA MARIA VICCARDI (con il 52,57% dei voti validi) Spino d'Adda - Affluenza 69,40% - Affluenza 45.84% - eletto sindaco LUIGI POLI (con il 45.84% dei voti validi)

IL QUADRO NEL CREMASCO - Al rinnovo dei Consigli sette comuni. A Campagnola cremasca, (551 abitanti) la lotta all’ultimo voto è tra il sindaco uscente Agostino Guerini Rocco e il suo competitor, Filippo Grazioli; a Cremosano (1.383 votanti) si è presentata una sola lista, quella di Raffaele Perrino, che deve vedersela solo con il quorum; a Izano (1.705 votanti) la lista di centrosinistra di Giorgio Ferrari prova a togliere l’egemonia a quella di centrodestra, che domina da anni il paese e che è guidata da Luigi Tolasi; a Pianengo (1.988 aventi diritto) Roberto Barbaglio se la vede con Isa Casazza, che potrebbe togliere il paese alla sinistra dopo 40 anni; a Palazzo Pignano votano in 3.000 ed è lotta tra due liste di centrodestra, tra il sindaco uscente Rosolino Bertoni e Marcello Luppo. Sono poi 6.583 i chiamati alle urne a Spino d’Adda e per la poltrona di sindaco si fronteggiano quattro liste, con il candidato sindaco uscente, Paolo Riccaboni, che ha rinnovato quasi completamente la squadra, ma che ha subìto una spaccatura dalla quale è nata una lista che fa riferimento alla Lega ed è capeggiata da Alessandra Miragoli; Luigi Poli poi capeggia una lista civica. La quarta lista, di Giuseppe Parisi, è formata prevalentemente da persone che non sono del paese. Tre in corsa infine a Rivolta d’Adda, dove il sindaco uscente Fabio Calvi se la vede con il capo della sua opposizione, Marianna Patrini, con Gualtiero Debernardi a far da terzo incomodo.