Desenzano sul Garda (Brescia), 14 novembre 2014 - Nove mesi nel grembo della mamma, e poi il giorno in cui avrebbe dovuto affacciarsi al mondo muore per un imprevisto. E’ successo lunedì pomeriggio nella sala parto dell’ospedale di Desenzano del Garda - di nuovo - dove l’evento più naturale e routinario che ci sia, il dare alla luce un figlio, per una giovane donna residente a Castiglione delle Stiviere si è trasformato in dramma. Senza ragioni apparenti la piccola Sofia ha smesso di respirare ancor prima di nascere. La mamma invece non avrebbe riportato conseguenze serie. E mercoledì è tornata a casa.
Solo il 24 giugno scorso nello stesso reparto della medesima struttura sanitaria si era verificato un altro parto tragico che aveva fatto finire l’intera equipe medica - otto professionisti - sotto inchiesta. In quel caso ad avere la peggio era stata la madre, Stella Migale, una 37enne sempre di Castiglione delle Stiviere. La donna era deceduta mentre dava alla luce il suo piccolo Andrea, vivo per miracolo dopo un coma di mesi ma segnato da danni permanenti. E adesso, quando ancora non si è chiusa l’indagine precedente, un altro dramma. E un’altra indagine aperta.
«Ciao piccola dolce adorata Sofia, il cuore della tua nonna è volato via con te». E ancora: «Sofia dopo oltre trenta ore di lunga attesa scalciando per la voglia di venire alla luce d’un tratto ci ha lasciati e non sappiamo perché. Siamo tutti distrutti e increduli»: sono i messaggi scritti dalla nonna della bimba morta e dalla zia della sfortunata madre su Facebook.
Mentre la coppia - due giovani trasferiti da pochi anni nel Mantovano - si chiude in un dolore ammutolito per la perdita del primo figlio, la vicenda è al vaglio dell’ospedale che ha avviato un’istruttoria interna e ha informato la magistratura. Che cosa sia accaduto ancora non è chiaro. A quanto si è appreso si trattava di una gravidanza che non aveva dato problemi e la madre stava bene.
Durante il parto però la situazione sarebbe precipitata per l’insorgere di complicazioni. Un evento “eccezionale”, si giustificano dal centro sanitario. Per saperne di più bisognerà attendere l’autopsia.