Incidente a Verolanuova: è morta anche la bambina di 5 anni. Una famiglia distrutta nello schianto

Tragico incidente frontale a Verolanuova: diventano tre le vittime. La piccola Greta, 5 anni di Cremona, operata al cuore a Bergamo non ce l'ha fatta. L'assessore Beccalossi: "Non mi dispiace che il rumeno sia morto" di Beatrice Raspa

Una delle due auto coinvolte nell'incidente di Verolanuova

Una delle due auto coinvolte nell'incidente di Verolanuova

Verolanuova, 21 agosto 2014 - Greta Facchinelli, cinque anni, non ce l’ha fatta. Non si è salvata dall’incidente tremendo che mercoledì sera a Verolanuova, nella Bassa bresciana, a una quarantina di chilometri dal capoluogo, si è portato via pure il fratello Matteo, di 11 anni, e un ragazzo romeno di 19, Bogdan Vasilache. Il cuore della piccola ha smesso di battere alle 19.30 di ieri all’ospedale Giovanni XXIII di Bergamo, dove aveva subìto un intervento chirurgico per tamponare l’emorragia dovuta alla rottura dell’aorta. Niente da fare. Inutile anche il forsennato tentativo di rianimazione dei soccorritori del 118 i quali sul luogo dello schianto, sotto gli occhi attoniti del padre Dorino Roberto, 44 anni - pure lui ferito ma uscito cosciente dall’impatto – erano riusciti a farle riprendere il battito. Dalle 13.30 di ieri Greta ha interrotto ogni impulso cerebrale e sei ore dopo i medici hanno dichiarato il decesso. I fratellini mercoledì alle 19 stavano viaggiando con il papà, direttore di una filiale della Banca popolare di Vicenza, a bordo di un’Audi station wagon che li stava portando dalla madre, a Cremona, dopo un pomeriggio dai nonni a Bassano Bresciano. L’auto però a destinazione non è mai arrivata: lungo l’ex Statale 45 bis, una striscia d’asfalto stretta e dritta che si perde nelle campagne, all’altezza del magazzino della Chicco si è scontrata frontalmente con una Golf.

La Volkswagen, come hanno appurato i carabinieri del Radiomobile di Verolanuova, per motivi ancora da chiarire ha invaso la corsia opposta ed è piombata sulla famiglia Facchinelli. Al volante c’era Bogdan Vasilache, romeno 19enne che abitava con la mamma a Corte de’ Cortesi (Cremona), morto sul colpo. La vettura che il giovane guidava non era sua ma del patrigno, un 50enne italiano.Un dettaglio che, aggiunto alla dinamica dell’incidente, ha scatenato in Internet un vespaio di polemiche, lievitate sulla scorta di una falsa voce iniziale secondo cui il ragazzo, un muratore disoccupato senza precedenti penali, pareva appunto un ladro in fuga su un’auto rubata. A soffiare sul fuoco, pure il post pubblicato su Facebook dall’assessore regionale al Territorio, Viviana Beccalossi: «Un solo commento, forse cattivo e poco usuale per un “politico” - ha scritto l’esponente di Fratelli d’Italia, catalizzando oltre cento “mi piace” - non mi dispiace affatto che questo romeno ubriaco e assassino sia morto, anzi...». Che Vasilache però fosse al volante ubriaco è un’altra voce al momento senza conferme. A fare chiarezza saranno gli esami tossicologici disposti dal magistrato. beatrice.raspa@ilgiorno.net