Madre di tre figli travolta e uccisa. Arrestato il pirata: guidava ubriaco

Brescia, l’uomo in fuga rintracciato grazie alla targa persa per strada

L'auto del pirata che ha travolto la donna (fotolive)

L'auto del pirata che ha travolto la donna (fotolive)

Puegnago del Garda (Brescia), 30 ottobre 2017 - Una mamma di tre figli falciata per strada da un’auto guidata da un ubriaco. Che anziché fermarsi, scappa. Una fuga che dura poco, solo tre ore. E poi i carabinieri arrestano il pirata, un uomo di 43 anni, a sua volta padre di due figli, per omicidio stradale, omissione di soccorso e - se le analisi del sangue confermeranno l’esito dell’alcoltest - guida in stato di ebbrezza. Una sequenza di fatti drammatica quella accaduta sabato sera a Puegnago, poco più di 4mila abitanti sulle colline del lago di Garda.

Erano LE 19 quando lungo via Aldo Merler, che scende dalla frazione Castello verso la provinciale, è avvenuto l’incidente. Elvira Hoxha, 38 anni, di origine albanese, che da tempo vive a Puegnago con il marito e i bambini di 10, 11 e 16 anni, camminava lungo quella strada poco illuminata in direzione di Raffa. Stava andando a fare la spesa al supermercato. D’un tratto in prossimità dei giostrai una Ford Focus station wagon che viaggiava in senso opposto l’ha centrata in pieno e l’ha lasciata lì, sulla carreggiata, esanime. Poi si è allontanata. All’investimento non avrebbe assistito nessuno, quindi non è ancora chiaro come la povera donna sia entrata nella traiettoria della vettura. A dare l’allarme è stato un altro automobilista, che ha avvistato quel corpo steso sul ciglio della strada. Le ambulanze hanno portato Elvira Hoxha al vicino ospedale di Gavardo, ma poco dopo il suo cuore ha smesso di battere. In via Aldo Merler sono arrivati i carabinieri della stazione di Manerba. A terra hanno trovato frammenti della Ford Focus e la targa anteriore persa durante l’impatto.

Il proprietario, Eugenio Vaga, un 43enne di Puegnago che lavora a Innsbruck in Austria come manovratore di ruspe, è stato identificato velocemente. I militari dell’Arma gli sono piombati a casa, ma lui non c’era e per qualche ora pare sia stato irreperibile. Verso le 23, grazie anche al supporto delle immagini delle telecamere, è stato rintracciato e convinto a raggiungere la caserma. Vagava nei dintorni del luogo dell’incidente in stato confusionale, forse indeciso se costituirsi o meno. Sottoposto all’alcoltest è risultato positivo con valori tre volte oltre il limite consentito. Nelle prossime ore sono attesi gli esiti delle analisi del sangue, estese anche all’assunzione di droghe.