Terremoto, gruppo cinofilo di Pontevico premiato dal sindaco de L'Aquila

Il sindaco Biondi: "Un dramma per la nostra comunità. Nello stesso tempo possiamo però ribadire con una cerimonia come questa di avere trovato nuovi amici preziosi”

La cerimonia di premiazione

La cerimonia di premiazione

Pontevico, 9 agosto 2017 - Il gruppo cinofilo “Madonna della strada” di Pontevico è senza dubbio uno dei più illustri in Italia. Uno dei primi a iniziare la propria attività e capace di raccogliere una lunga serie di premi. Una lista di riconoscimenti che nei giorni scorsi è stata ulteriormente arricchita da un’attestazione di particolare significato: il sindaco de L’Aquila, Pierluigi Biondi, ha consegnato al gruppo cinofilo pontevichese e ai due cani che sono rimasti in attività il sigillo della città. Un modo solenne per dire grazie ai volontari e ai loro animali che in occasione del tragico terremoto che nel 2009 ha colpito la città abruzzese dopo sole dodici ore erano giù sul luogo per portare il loro aiuto. La tempestività, del resto, è fondamentale per i gruppi cinofili che possono offrire la loro preziosa collaborazione nella ricerca delle persone scomparse e sommerse dalle macerie al massimo nei primi due giorni dopo il sisma.

Nel consegnare le chiavi delle città ai volontari il sindaco Biondi ha ribadito la soddisfazione e la gratitudine sua e dei suoi concittadini nel momento di offrire un simile riconoscimento a chi, senza perdere tempo prezioso, si è messo subito a disposizione ed ha voluto offrire il suo aiuto in un evento drammatico come il terremoto che ha ferito l’Aquila otto anni fa. “Un dramma per la nostra comunità e per tutte le persone che hanno perso la vita, i loro cari, le loro abitazioni e tutto quello che avevano di più caro. Nello stesso tempo, possiamo però ribadire con una cerimonia come questa di avere trovato nuovi amici preziosi”. Un attestato che ha riempito di soddisfazione tutto il gruppo guidato dal comandante Aldo Taietti e ha ribadito una volta di più le grandi capacità lavorative e umane dell’associazione che ha cominciato la sua attività tra le prime in tutta Italia all’inizio degli Anni Ottanta: “A L’Aquila – conferma il comandante Taietti – siamo andati con una dozzina di volontari e i loro bravissimi animali. Molti di questi cani, purtroppo, da allora sono morti e solo due sono ancora in attività ed erano con noi in Abruzzo a ricevere il sigillo della città. In tutti questi anni abbiamo ricevuti molteplici premi, ma quello che ci è stato consegnato a L’Aquila ci ha riservato notevole emozione”.