Inseguita da sconosciuto in Torbiera: "Terrorizzata, ero il suo obiettivo"

La denuncia arriva da una donna franciacortina

Una zona di incontri strani e a volte pericolosi

Una zona di incontri strani e a volte pericolosi

Brescia, 18 luglio 2017 - Un parco che, almeno per qualcuno, diventa luogo non di osservazione degli animali ma di incontri strani e a volte pericolosi. La denuncia arriva da una donna franciacortina che ha voluto affidare il proprio sfogo al social network Facebook– «Stavo facendo delle fotografie e sono stata seguita per un’ora abbondante nella riserva naturale delle Torbiere – scrive la giovane donna – Un tizio con calzoncini neri e canotta fluorescente mi ha tallonato, spaventandomi. Ho provato a cambiare direzione, ma nulla. Il suo obiettivo ero io».

Il racconto è lungo e dettagliato e arriva fino al momento in cui, ormai terrorizzata la ragazza chiama prima il fidanzato e poi il 112. «Mi sono nascosta, ho chiamato il mio moroso per dirgli cosa accadeva e poi ho composto il 112 – scrive J.B. – Dopo venti minuti sono arrivati i carabinieri». Del resto non è la prima volta che nella Riserva accadono cose strane. Qualche anno fa due agenti maschi della polizia locale di Iseo si finsero una coppia intenta in atteggiamenti teneri per poter fermare e denunciare un esibizionista. Nell’area della torretta è stata segnalata la presenza un uomo che ama mostrare le proprie nudità. A volte, nella zona protesa verso Provaglio e Iseo si scorgono uomini in atteggiamenti espliciti. La Riserva è anche usata come set per servizi fotografici dai toni hard, con modelle seminude.

«La situazione è preoccupante – dice Silvio Parzanini di Legambiente Franciacorta – purtroppo manca la vigilanza. All’ente di gestione chiedo di ripristinare la convenzione con le guardie volontarie di Legambiente, interrotta qualche mese fa». «Abbiamo a cuore la tutela dei visitatori e il pensiero va alla ragazza che si è sentita minacciata – dice Emma Soncini, presidente delle Torbiere – stiamo valutando il da farsi e pronti a rivedere le convenzioni. Manifesto solidarietà alla ragazza che si è sentita minacciata».