Emergenza bocconi avvelenati: è strage di cani nel Bresciano

L’ultimo caso a Magasa. Intanto attivata una task force a Iseo di Milla Prandelli

A sollevare il problema tra gli altri Silvia Belotti

A sollevare il problema tra gli altri Silvia Belotti

Iseo (Brescia), 27 febbraio 2015 - Nonostante l’allarme diffuso in tutta la provincia, nel bresciano i cani continuano a morire a causa del veleno che qualcuno sparge sia nelle zone rurali e montante, sia nei paesi. L’ultimo decesso in ordine di tempo è avvenuto domenica a Magasa, dove un cucciolo ha ingerito un boccone probabilmente infarcito di lumachicida o di un altro prodotto che lo ha ucciso nel giro di 20 minuti, facendogli soffrire terribili dolori. Non è il primo esemplare morto nella zona della Valvestino. Intanto a Iseo, uno dei luoghi dove più cani sono rimasti vittima del veleno, l’amminstrazione comunale e la polizia locale si sono messe a fianco dei cittadini che hanno perso il loro animale domestico. Nelle scorse ore tanti cittadini, sia a voce sia tramite il social network Facebook, hanno chiesto ragguagli al sindaco Riccardo Venchiarutti e al comandante della Locale Giovanni Peroni. Le risposte sono arrivate immediatamente. «Chiunque trovi bocconi che pensa avvelenati deve rivolgersi alla polizia locale di Iseo - ha specificato il sindaco sulla sua pagina Facebook -: è fondamentale che i cittadini oltre a lamentarsi (giustamente) collaborino. Le forze dell’ordine sono all’opera già da tempo».

Negli ultimi mesi a Iseo sono morti oltre venti cani. Non è noto se sia accaduto anche a dei gatti. Molti altri sono stati curati grazie alle cure tempestive dei veterinari. «Ne parliamo da oltre un anno - dice la volontaria Silvia Belotti, proprietaria di un negozio di toelettatura che spesso collabora gratuitamente coi canili della zona - persino il mio cagnolino nei giorni scorsi è morto. Ora abbiamo in programma una serie di incontri con la popolazione. Ogni giorno andiamo alla ricerca di bocconi e posso garantire che ne troviamo sempre. Li facciamo analizzare. L’altro ieri ne sono stati reperiti alcuni vicino al mio negozio, fortunatamente risultati puliti. Non altrettanto è accaduto per quelli reperiti sul lungolago, che contenevano pastiglie azzurre usate per uccidere lumache. Sono letali. A tutti ricordo che bisogna intervenire nel giro di pochi minuti, portando il cane dal veterinario più vicino». Rassicurazioni arrivano da parte della polizia locale. «Abbiamo convocato in ufficio alcuni che hanno avuto il cane avvelenato perché vogliamo raccogliere il maggior numero di denunce possibile - dice il comandante Peroni - per poter poi fare un’informativa più dettagliata all’autorità giudiziaria e mandarla anche al Corpo forestale dello Stato. Ricordo che il nostro ufficio è competente solo per il territorio di Iseo». Intanto in paese si è costituito il Comitato proprietari dei cani di Iseo, fondato dal cinofilo Giuseppe Colnaghi. «Abbiamo in programma un incontro con le associazioni dei cacciatori e con i rappresentanti della cittadinanza - rimarca Colnaghi - perché crediamo che tutti coloro che possiedono dei cani, cacciatori compresi, stiano rischiando. Coinvolgeremo anche la protezione civile che, com’è noto, impiega unità cinofile per salvare persone disperse».