Sulla fusione Sacbo - Sea, c’è l’ok anche dei sindacati

"Il giudizio sul progetto di aggregazione è positivo"

 I rappresentanti sindacali che si sono incontrati con il presidente e il direttore generale di Sacbo

I rappresentanti sindacali che si sono incontrati con il presidente e il direttore generale di Sacbo

Orio al Serio (Bergamo), 23 settembre 2015 - Via libera  dei sindacati alla fusione Sea-Sacbo, che farà nascere una società che gestirà il più importante polo aeroportuale del nord d’Italia e non solo. A un patto: che siano salvaguardati i livelli occupazionali quando sarà presentato il piano industriale della futura aggregazione societaria e che Bergamo mantenga sempre una presenza azionaria dentro la nuova società. Dopo l’incontro con i vertici di Sacbo (il direttore generale Emilio Bellingardi e il presidente Miro Radici), Cgil, Cisl e Uil e le organizzazioni della categoria trasporti hanno espresso il loro giudizio postivo - in pratica un ok “politico’’ - al progetto di aggregazione delle due società aeroportuali. Un punto su cui i sindacati sono però categorici, oltre alle garanzie occupazionali, è che le quote azionarie di Sacbo detenute dagli azionisti bergamaschi non finiscano in mano alla Regione.

"Non siamo entrati ancora in merito al piano occupazionale perché oggi prematuro - hanno detto Luigi Bresciani, Ferdinando Piccinini e Maurizio Regazzoni, rispettivamente segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil nel corso della conferenza stampa di ieri in Sacbo -. Tuttavia la tutela del posto di lavoro sarà per noi prioritaria". A livello generale, i sindacati bergamaschi promuovono la fusione. "La nascita di un forte polo aeroportuale è utile e necessaria - ha detto Bresciani - sarà un valore aggiunto anche per il Caravaggio che potrà avere tutte le risorse necessarie per gli investimenti e anche per l’acquisizione di Montichiari ma anche per realizzare il collegamento ferroviario con Bergamo». Passeggeri ma anche merci. «Il Caravaggio deve mantenere anche il traffico merci che è quello che tiene alti i livelli occupazionali". Oggi il Caravaggio dà lavoro, solo per via diretta, a 4.500 persone, cifra che secondo i sindacati si triplica considerato l’indotto.

Proposto anche un protocollo tra Sacbo e sindacati per il rispetto delle clausole sociali e contrattuali per le imprese che lavorano in appalto. Cgil, Cisl e Uil vigileranno anche sul fatto che le quote azionarie restino in mano agli enti locali bergamaschi, e cioè Comune, Provincia e Camera di commercio. "Non vorremmo che con la fame di risorse di questi enti - sottolinea Bresciani - venga in mente a qualcuno di vendere le partecipazioni azionarie in Sacbo. Un appello va fatto anche alla finanza e agli imprenditori bergamaschi, perché mantengano il loro impegno nella società".