Spaccio a scuola, a Bergamo arrestati otto minorenni

Otto minorenni sono accusati di detenzione e spaccio di stupefacenti. Si tratta di otto maschi, tutti italiani ad eccezione di uno

Spaccio (foto repertorio)

Spaccio (foto repertorio)

Bergamo, 13 settembre 2014 - Otto minorenni sono accusati di detenzione e spaccio di stupefacenti. Si tratta di otto maschi, tutti italiani ad eccezione di uno. A dare esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti dei giovani sono stati i carabinieri di Bergamo, in collaborazione con la polizia locale. Il provvedimento è stato emesso dal gip del tribunale dei minori di Brescia ed è scaturito a seguito di un'indagine intrapresa alla fine dello scorso anno e durata poco piu' di sei mesi, durante i quali è emerso che i minori spacciavano marijuana, che veniva acquistata e poi smerciata a coetanei residenti nella Bergamasca. Nel provvedimento del giudice è stata infatti contestata l'aggravante della vendita di droga a minori di anni 18. Almeno 300 le cessioni accertate, nei pressi o all'interno di istituti scolastici.

I giovani studenti, che hanno tra i 16 e i 17 anni (tranne uno che ha compiuto i 18 da pochi giorni) erano in contatto tra loro via telefono, oppure via Facebook. Per questo i ragazzi utilizzavano un linguaggio criptico: per prenotare la droga parlavano di 'prevendite'. La marijuana veniva venduta a un prezzo che variava dai 5 ai 10 euro il grammo, a seconda della qualità. La meno buona era chiamata in gergo 'dorella', la piu' pregiata 'te' verde'. L'hashish era il 'cioccolato'. Quando i pagamenti avvenivano in ritardo, scattavano le minacce, sempre via sms o sul social network. La marijuana era tenuta a casa all'insaputa dei genitori e anche questa mattina, durante le perquisizioni, sono stati sequestrati una ventina di grammi e un'intera piantina. E' anche capitato che ai genitori venissero rubati i soldi dai figli per l'acquisto della droga. I giovanissimi arrestati sono gia' stati affidati a una comunita'.