Emergenza Centro Italia: "Situazione devastante, complicanze da tempesta perfetta"

Frazioni isolate, comunicazioni difficili. Il racconto del Cnas della Lombardia: "Il sorriso delle famiglie ci ha ripagato di ogni fatica". Pronto a partire il terzo gruppo per l'emergenza in Centro Italia

Soccorso alpino in azione

Soccorso alpino in azione

Milano, 24 gennaio 2017 - Sono rientrate oggi, dopo cinque giorni, le prime squadre di tecnici del CNSAS Lombardo (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico) e altre sono pronte a partire nella giornata di domani, martedì 24 gennaio 2017. Andranno ad aggiungersi a tutti i soccorritori coordinati dal Dipartimento di Protezione Civile, impegnati nelle aree dell'emergenza. All’Hotel Rigopiano si scava in profondità per raggiungere le parti più interne della struttura: le squadre del CNSAS utilizzano sonde e rilevatori RECCO nell’area in cui sono state trovate le auto.

Con altri mezzi, benne e pale meccaniche, si tracciano linee di scavo più rapide. È a disposizione anche una sonda a vapore, impiegata di solito nell’esplorazione profonda di crepacci alpini. Il CNSAS è presente anche per garantire la sicurezza nello scenario delle operazioni: in questi giorni il rischio di valanghe ha raggiunto il livello 4, solo un grado al di sotto del limite massimo. La situazione è comunque monitorata costantemente e tutti i soccorritori presenti sono dotati di apparecchi di ricerca in valanga Artva.

"Abbiamo trovato una condizione molto difficile, con tante frazioni isolate, anche a notevole distanza dal centro principale, abitate per lo più da persone anziane - sottolinea il Presidente del CNSAS Lombardo, Damiano Carrara, rientrato oggi da Montorio al Vomano -. Comunicazioni estremamente difficili anche con le radio, che hanno reso particolarmente impegnativo coordinare i movimenti delle squadre sul territorio. Squadre costrette a muoversi con sci e ciaspole in oltre due metri di neve fresca in un'area a rischio valanghe. Con il prezioso supporto di quad cingolati e delle motoslitte messe a disposizione dalla FMI (Federazione motociclistica italiana), siamo comunque riusciti a raggiungere e rifornire di viveri, carburante e medicinali tutte le famiglie che non hanno voluto lasciare la loro casa e a portare a valle quanti dovevano essere evacuati: il loro sorriso ci ha ripagato di ogni fatica".

“Una situazione devastante, con una serie di complicanze da tempesta perfetta - ribadisce Gianni Gamba, vice Delegato della VI Orobica e Coordinatore di ricerca - ma la caparbietà e la tenacia dei soccorritori, sotto la pioggia, la neve e con il freddo, hanno permesso di lavorare senza sosta tra numerose avversità. I tecnici del CNSAS hanno messo a disposizione anche le loro competenze personali e professionali, abbiamo al nostro interno ingegneri, architetti, medici e molte altre figure che si sono rivelate di grande aiuto. La collaborazione con le altre forze è stata impeccabile”. Il terzo gruppo, composto da cinque squadre di tecnici appartenenti alle Delegazioni regionali, V Bresciana, VI Orobica, VII Valtellina - Valchiavenna, XIX Lariana, IX Speleologica, raggiungerà il COC (Centro operativo comunale) di Penne (TE) mercoledì mattina.