Parigi sotto attacco, studenti di Bergamo nell'inferno dei terroristi:"Spari vicino a noi"

La classe del Lussana di Bergamo sono scampati alla sparatoria all'esterno di un ristorante tra Rue de Charonne e Boulevard Voltaire

Parigi sotto attacco (Foto LaPresse)

Parigi sotto attacco (Foto LaPresse)

Bergamo, 14 novembre 2015 - Una classe di studenti del liceo scientifico Lussana di Bergamo nell'inferno di Parigi. Alle 23 il loro aereo è previsto l'atterraggio del loro aereo dalla capitale francese a Orio al Serio e troveranno ad aspettarli medici e psicologi.  Il panico ha travolto i ragazzi bergamaschi e i due docenti che li accompagnano. Solo per pochi minuti sono scampati alla sparatoria all'esterno di un ristorante tra Rue de Charonne e Boulevard Voltaire. La classe era infatti a cena in un altro locale in piazza della Bastille, poco distante dal luogo dell'attacco con i kalashnikov.

"Dopo la cena con i ragazzi - racconta Annalisa Cagnoli Cassader nella capitale francese con il collega Giovanni Rota Sperti e una ventina di studenti della quinta B del liceo scientifico bergamasco - siamo scesi in metropolitana. Pochi minuti dopo, un assalitore ha sparato da un'auto diverse raffiche contro i tavolini all'esterno di un ristorante vicino a noi". Una volta saliti sulla linea 5, alla fermata successiva Richard-Lenoir, nel metrò è entrata una ragazza francese disperata: "Era coperta da schizzi di sangue di persone colpite dagli attentatori - racconta con un filo di voce la professoressa - nella sala concerti Bataclan. Lei, sui 25 anni, non era ferita, ma piangeva e aveva l'orrore negli occhi. Ci è corsa incontro sul metrò, era coperta di sangue e urlava: sono dappertutto, hanno sparato, ci sono decine di morti". 

"Poi è arrivata una seconda donna - aggiunge da Parigi uno studente di Bergamo, Tommaso-. Era italiana, anche lei sui 25 anni. Ha detto che sparavano ovunque e che aveva sentito il rumore delle esplosioni. Allora ci siamo resi conto che era successo qualcosa di grave e siamo andati subito in albergo". I ragazzi si sono chiusi nelle camere, gli albergatori hanno infatti vietato a tutti di uscire: "Abbiamo acceso la televisione e lì abbiamo cominciato a renderci conto di quello che stava succedendo - dice Tommaso, uno studente bergamasco-. Già in metrò qualche messaggio era arrivato dagli altoparlanti. Noi stiamo bene. È una cosa che non potevamo immaginare, terribile". In serata il rientro in aereo in Italia. 

RIENTRO - Il loro rientro era gia' previsto in giornata ma, a causa dei controlli, sono andati in aeroporto in tarda mattinata. L'aereo e' partito alle 21,30 e l'atterraggio e' previsto per le 23 con il volo Ryanair FR4236 da Beauvais. Sacbo, societa' che gestisce l'aeroporto di Orio al Serio, ha predisposto servizi di accoglienza per i passeggeri e i loro familiari. Inoltre, sono stati realizzati i servizi di supervisione e assistenza, anche grazie alla collaborazione delle cliniche Humanitas Gavazzeni che hanno rinforzato il proprio presidio sanitario in aeroporto con la presenza di personale specializzato in supporto psicologico. Sui pennoni dell'aerostazione sono state poste le bandiere a mezz'asta, in segno di solidarieta' per le vittime dei fatti terroristici di Parigi.