Bergamo, mendicante aggredì agenti con forbici: "È incapace di intendere"

Illustrato in aula il rapporto sullo stato di salute dell'uomo, che colpì una poliziotta al volto

 I soccorsi all'uomo, ferito alla coscia

I soccorsi all'uomo, ferito alla coscia

Bergamo, 16 febbraio 2018 - Totalmente incapace di intendere e di volere, oggi come al momento dei fatti. È questo l’esito del rapporto, illustrato ieri mattina in tribunale, sulla salute di Khadim Seck, 48 anni, il cittadino italiano di origini senegalesi, soprannominato Foresta, arrestato il primo pomeriggio del 12 maggio scorso, dopo che aveva sferrato un colpo di forbici sul viso di una poliziotta della squadra Volanti della questura, intervenuta nella zona della circonvallazione Mugazzone dove l’uomo era solito chiedere l’elemosina infastidendo gli automobilisti.

Il rapporto era stato chiesto dal giudice del collegio giudicante, Antonella Bertoja, che voleva verificare se l’uomo, attualmente detenuto in una Rems di Mantova - residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza, gli ex ospedali psichiatrici giudiziari - in questo periodo avesse ottenuto dei miglioramenti. Gli operatori della Rems hanno però spiegato in aula che il 48enne si trova nello stesso stato dell’epoca dell’arresto e di quando fu sottoposto a perizia psichiatrica e si rifiuta di assumere la terapia medica. A questo punto la sentenza del processo con giudizio immediato (senza, cioè, passare attraverso l’udienza preliminare), sostanzialmente è già scritta: sarà di assoluzione a causa dell’infermità di mente dell’imputato, accusato di tentato omicidio, lesioni aggravate, resistenza a pubblico ufficiale e porto abusivo di arma da taglio. Resterà solo da stabilire il periodo di misura di sicurezza da trascorrere in un istituto (le sue condizioni, infatti, sono incompatibili con il carcere).

L’episodio era avvenuto intorno alle 14, quando la Volante era stata chiamata da alcuni automobilisti infastiditi da Seck, lungo la circonvallazione Mugazzone, tra i quartieri cittadini di Campagnola e Boccaleone, all’altezza della rotonda di via Don Bosco. All’arrivo delle forze dell’ordine, il senegalese aveva dato in escandescenze: aveva estratto le forbici e aveva colpito un poliziotto al petto. L’agente, fortunatamente, portava il cellulare nel taschino della camicia e il fendente era stato attutito. Seck aveva quindi sferrato un colpo sul viso della poliziotta, 25 anni, che era stata colpita al sopracciglio. Il suo collega, a quel punto, aveva estratto la pistola d’ordinanza e aveva sparato un colpo contro il senegalse, ferendolo a una coscia. Il 48enne era quindi stato ammanettato e trasportato all’ospedale Papa Giovanni XXIII per essere curato.