Gioco d'azzardo, nuovo regolamento "dettato" dal Tar

Il Consiglio comunale elimina le limitazioni per 10eLotto e Gratta&Vinci, ma è già pronto il ricroso al Consiglio di Stato

I biglietti Gratta e Vinci

I biglietti Gratta e Vinci

Bergamo, 22 marzo 2017 - Il consiglio comunale di Bergamo, seguendo le indicazioni del Tar della Lombardia, ha approvato il nuovo regolamento sul gioco d’azzardo che non prevede nessun limite orario in città per il 10eLotto e il Gratta&Vinci. Il precedente regolamento, in vigore dallo scorso luglio, vietava qualunque genere di gioco nel capoluogo orobico (esclusi Lotto, Superenalotto, Bingo e Totocalcio) dalle 7,30 alle 9,30, dalle 12 alle 14 e dalle 19 alle 21 in tutti i bar a meno di 100 metri dalle banche e di 500 metri dai luoghi cosiddetti sensibili (scuole, oratori, biblioteche). 

Tutto  era iniziato l’8 marzo scorso, quando il Tar aveva riconosciuto la validità dell’innovativo regolamento realizzato da Palazzo Frizzoni, respingendo i ricorsi di Lottomatica, Lotterie nazionali e Lotto Italia - le principali concessionarie di gioco del nostro Paese -  che contestavano la possibilità del sindaco Giorgio Gori di limitare "il consumo di gioco". I giudici, però, avevano fatto eccezione per il 10eLotto e i biglietti del  Gratta&Vinci venduti nelle tabaccherie, accogliendo il ricorso presentato dalla Federazione Italiana Tabaccai, perché  i due giochi  sono  erogati in regime di monopolio  e non possono essere limitati da un ente locale . Gori aveva così annunciato la  modifica parziale  del regolamento. La ludopatia è una piaga che nella Città dei Mille ha un costo medio per famiglia di 6mila euro all’anno e nel 2016 ha costretto oltre 220 persone a rivolgersi alla Asl per dipendenza patologica dal gioco.

"Abbiamo pensato - spiega Gori - di riproporre il regolamento sottraendo i due giochi. Un provvedimento che servirà fino a che non saremo in grado di ribaltare il giudizio di primo grado andando in Consiglio di Stato. Rappresentiamo un punto di riferimento a livello nazionale sul gioco d’azzardo. L'altro giorno mi ha scritto il sindaco di Firenze a cui il Tar della Toscana ha annullato ogni tipo di regolamentazione, chiedendomi di avere a disposizione il testo di Bergamo e il rapporto che abbiamo posto a fondamento della regolamentazione, ma molti altri sindaci ci stanno guardando con interesse. Il fatto che il Tar sia favorevole rispetto a gran parte delle controdeduzioni mosse al nostro progetto, è un elemento di rassicurazione per molti altri Comuni".

"La proposta del Governo agli enti locali per il riordino dei giochi - conclude Gori - per la prima volta segna una discontinuità, puntando a ridurre l’offerta, mentre in passato esecutivi di centrodestra o di centrosinistra hanno tutti puntato a fare cassa, senza preoccuparsi degli effetti del gioco d’azzardo. L'obiettivo degli enti locali non è far sparire lo Stato dal settore, sarebbe un regalo alla malavita organizzata che a quel punto avrebbe campo libero".