Bloccati per tutta la notte in parete, due alpinisti salvati dall’elicottero

Brutta avventura sulle Alpi Apuane per una coppia di esperti scalatori bergamaschi

Elisoccorso in azione

Elisoccorso in azione

Bergamo, 17 ottobre 2017 - La brutta avventura avventura è finita quando l’elicottero “Pegaso” si è avvicinato alla montagna grazie a una manovra spettacolare, con le pale a pochi metri dalla roccia. L’unico modo per riportare a valle la coppia di giovani alpinisti rimasti bloccati tutta la notte a 1.780 metri sulla parente Nord del Pizzo d’Uccello, nelle Alpi Apuane della provincia di Massa Carrara.

Erano partiti dal rifugio Donegani in Val Serenaia dove erano arrivati domenica pomeriggio da Bergamo: due alpinisti esperti e ben attrezzati, profondi conoscitori della montagna e dei suoi rischi. Ma la montagna a volte tira brutti scherzi anche a chi ha anni di esperienza: così i due giovani (un uomo e una donna di 35 anni) a un centinaio di metri dalla vetta hanno perso la via per arrivare alla meta. E a quel punto non potevano più andare avanti nè indietro.

Avevano dalla loro esperienza e attrezzatura adatta, col telefono cellulare hanno chiamato il 118 lanciando così l’allarme. La chiamata di emergenza è stata girata alla stazione di Carrara del Soccorso alpino e speleologico che si è subito messo in contatto con i due alpinisti. Si trovavano in un punto tristemente noto per la sua pericolosità dovuta alla caduta massi che, recentemente ha causato gravi incidenti nella stessa zona. Da qui la decisione dei soccorritori di attendere il mattino dopo per intervenire, anche perchè i due alpinisti erano in buone condizioni e avevano tutta l’attrezzatura per trascorrere la notte in parete.

Dalla loro anche il clima ancora temperato di questo ottobre. Per tutta la notte le squadre del soccorso alpino sono rimaste in allerta pronte a intervenire. Ma fortunatamente non ce n’è stato bisogno: i due alpinisti sono stati recuperati in mattinata poco dopo le 8 dall’elicottero del 118 decollato dall’aeroporto del Cinquale. «Siete stati bravissimi», ha detto alla fine della disavventura il 35enne bergamasco ai suoi soccorritori: i suoi complimenti in particolare sono andati al pilota che ha effettuato una manovra molto difficile per avvicinare l’elicottero alla montagna. Quindi il trasporto dall’aeroporto del Cinquale da dove sono stati riaccompagnati al rifugio Donegani per recuperare l’auto e tornare a Bergamo.