Ada Reina, la nuova promessa dell’elettropop: “Nella musica come nella vita bisogna saper osare”

Venticinque anni, una voce suadente come poche e sangue latino americano che scorre nelle vene. In poche settimane il suo singolo “Lei Balla” ha ottenuto 200mila visualizzazioni e MtvNew Generation l'ha incoronata artista del mese di settembre di Francesca Nera

L'artista milanese Ada Reina

L'artista milanese Ada Reina

Milano, 18 ottobre 2014 – Venticinque anni, una voce suadente come poche e sangue latino americano che scorre nelle vene. E’ Ada Reina, la giovane promessa della musica elettropop. In poche settimane il suo singolo “Lei Balla” ha ottenuto 200mila visualizzazioni e ora la giovane artista di stanza a Milano ha pubblicato “Ada”, la prima parte del suo disco uscito per Diadora/Carosello Records e scaricabile in free download (la seconda uscirà a gennaio). Riscatto femminile, autodeterminazione e coraggio sono solo alcune delle tematiche racchiuse nel nuovo disco dell'artista che ha tutta l'intenzione di portare in Italia una nuova ventata musicale.

Quando è nata la tua passione per la musica? “Canto praticamente da sempre. A 3 anni ho scoperto di essere intonata e piuttosto disinvolta. A 11 ho cominciato a studiare tecniche vocali poi, partecipando a svariati concorsi, ho iniziato la mia gavetta. Diciamo che mi è sempre piaciuto essere protagonista e soprattutto amo mettermi continuamente alla prova”.

Al momento ti mantieni facendo la cameriera a Milano. Pensi che in Italia sia difficile fare della musica il proprio lavoro? “E’ possibile. Al momento devo potermi mantenere fino a quando non riuscirò a vivere interamente della mia musica. Farlo si può. Anche qui in Italia. Dipende tutto dal livello che si riesce a raggiungere e dal riscontro del pubblico. Il mio obiettivo è quello di fare della musica non solo il mio lavoro, ma la mia vita in generale”.

"Ada", in nuovo ep di Ada Reina

Quali sono le difficoltà maggiori che hai incontrato prima di approdare a Carosello Records? “L’aspetto più complicato risiede nel genere musicale di cui mi occupo. Fare elettropop in Italia è un rischio perché si tratta di una cosa nuova. Bisogna fare in modo che le persone capiscano questo mondo e se ne innamorino, proprio come accade da anni oltreoceano. Oltre al pubblico è importante riuscire ad essere convincenti e credibili agli occhi dei discografici”.

Con “Lei Balla” Mtv New Generation ti ha incoronata artista del mese di settembre… “Un riconoscimento fantastico e di questo sono molto felice. Per me si tratta di una vetrina importante”.

Questo brano racconta la storia di una donna provata dalla superficialità. “Tanto è solo una stella che tra poco si schianterà…”. Quanto ti riconosci in lei? “Molto. In tutti i miei testi mi sforzo di essere più autobiografica possibile. Cerco infatti di trarre spunto dalle mie esperienze per lanciare dei messaggi concreti. Questo pezzo parla di come nella società di oggi l’aspetto esteriore sia più importante di tutto il resto, anche se in realtà si tratta solo uno strumento in grado di mascherare solitudine e rassegnazione. Quello che voglio comunicare a tutte le ragazze come me è di fregarsene dei pregiudizi e imparare a osare, senza lasciarsi abbattere da critiche sterili. Ciò che conta davvero è essere completamente se stesse. In ogni occasione”.

Il tuo è un linguaggio senza mezzi termini. A tratti sfrontato, come nel brano “Tu pensi a me”… “Mi piace parlare alla gente in modo diretto. Questo atteggiamento ha sicuramente i suoi pro e contro ma sono una persona trasparente e voglio che i messaggi espressi nelle mie canzoni siano chiari. Sicuramente un linguaggio incisivo può risultare un po’ sfrontato e dare adito a delle critiche ma cerco sempre di accoglierle in maniera positiva, purché siano costruttive e alimentino un confronto”.

Chi sono le artiste cui fai riferimento? “In Italia purtroppo non ce ne sono. Sul mio genere però c’è la musica di Jovanotti e Tiziano Ferro. All’estero invece è diverso. I miei riferimenti sono Rita Ora e Iggy Azalea, ma anche Rhianna e Jennifer Lopez. Riuscire a sopperire all’assenza di figure simili nel nostro Paese è una bella sfida, ma per me è una missione molto importante”.

L'artista milanese Ada Reina

Da guest star nella serata di apertura del Gay Village alla partecipazione all’Hip Hop tv B-Day Party al Forum. Le esperienze di live da grandi numeri non ti mancano. Come vivi le esibizioni? “Adoro letteralmente stare sul palco. Sono fin troppo carica davanti al pubblico. Il fatto è che amando questa musica mi viene naturale e istintivo trasmettere passione ed energia a chi mi sta ascoltando”.

Sensualità e presenza scenica sono d’aiuto? “Essenziali. Sono elementi imprescindibili che, insieme al talento, fanno parte del gioco. Per questo è importantissimo avere un buon rapporto con il proprio fisico. Il corpo permette di catalizzare l’attenzione del pubblico trascinandolo ancora di più nella direzione della tua musica. Nei miei videoclip, ad esempio, mi diverto molto a giocare con gli outfit e mi piace cambiare stile in continuazione. Dopotutto bisogna mettersi in gioco ed essere disposti a rischiare”.

francesca.nera@ilgiorno.net