📍“Non sembra nemmeno di stare a Milano” è la frase che viene spontanea appena si arriva a Garegnano. «È nitido l’impianto autonomo di piccolo borgo con vie che fanno quadrato, la piazzetta, il caseggiato rurale e qualche villa più signorile ma tutto finisce lì in uno spazio circoscritto, luoghi satelliti un tempo lontani dall’urbanizzazione. Sulla vicina Viale Certosa sorgevano le fabbriche (una di queste, Morel, ve l’ho raccontata anni fa, oggi spazio polifunzionale per eventi e mostre) e più riparata invece la grande chiesa, che si chiama per l’appunto Certosa di Garegnano. Edificata a partire dal 1349 come il suo monastero venne ampliata a fine Cinquecento e dotata di grandi chiostri e foresterie in modo che i religiosi potessero condurre una vita appartata e sicura». 🗺️ Arriva l’estate e “Girètti Sparsi” passa a un nuovo capitolo di gite fuoriporta, verso luoghi dove il tempo sembra rallentare, le ansie si attutiscono e la FOMO da week end prende una pausa. 📰 L’articolo completo di Lorenzo Bises continua sul quotidiano cartaceo di oggi e su ilgiorno.it
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