Allarme siccità
Laveno Mombello (Varese), 16 luglio 2015 - E' il peggiore degli scenari possibili: una lunga siccità, il livello del Lago Maggiore abbassato per legge di 25 centimetri e richieste di acqua sempre maggiori, anche per rifornire Expo. È questa la condizione che sta attraversando il Verbano e che spinge il consorzio del Parco del Ticino a lanciare l’allarme: «La situazione è molto grave - spiega il vicepresidente del Parco, Luigi Duse - Al ponte della Becca, dove il fiume entra nel Po, siamo sotto di tre metri rispetto allo zero idrometrico». L’acqua nel Verbano continua a scendere: ogni secondo dalla diga della Miorina, a Sesto Calende, escono 250 metri cubi di acqua ma contemporaneamente i fiumi portano nel bacino solo 170 metri cubi. In pratica il Verbano perde 80mila litri di acqua al secondo.
Ma l'acqua che si immette nel fiume viene in gran parte assorbita dai canali: il Naviglio deve mantenere alta l’acqua in Darsena a Milano, il Villoresi deve portare 600 litri di acqua al secondo a Expo e l’irrigazione dei campi è a livelli record. «In questa condizione solo 25 metri cubi rimangono nel Ticino - spiega Duse - e tutto l’ecosistema è a rischio».
Il Parco ha quindi deciso di sollecitare l’Autorità di bacino del fiume Po a disporre immediatamente l’incremento del livello massimo di regolazione del Lago Maggiore nel periodo estivo a un metro e cinquanta sullo zero idrometrico. «È da un anno che ripetiamo che il livello deve essere alzato - continua Duse - e purtroppo il meteo ci sta mostrando che avevamo ragione noi». La vicenda si trascina dall’estate scorsa quando il ministero dell’Ambiente ha deciso di sospendere la sperimentazione che d’estate innalzava di mezzo metro il livello del lago per contrastare il periodo di siccità. La questione è al vaglio del tribunale delle acque di Roma, ma la prossima udienza non sarà prima di settembre. Senza nuovi afflussi d’acqua (pioggia) il livello del lago continuerà a scendere e i problemi aumenteranno. Entro una decina di giorni il Verbano potrebbe essere troppo basso, mettendo a rischio agricoltori, centrali elettriche e anche Expo.