Elezioni comunali a Varese, la Lega si dà la carica: "Vincere qui vale doppio"

I big del Carroccio di fronte a duecento amministratori locali. Il pronostico di Salvini: "Bianchi può farcela al primo turno"

Parata di big agli Stati generali della Lega alle Ville Ponti

Parata di big agli Stati generali della Lega alle Ville Ponti

Varese -  Sono giunti a Varese da tutta la Lombardia circa 200 sindaci leghisti. Le Ville Ponti hanno ospitato ieri gli Stati generali degli amministratori della Lega, incontro convocato per approfondire i temi dell’agenda amministrativa lombarda con la presenza di esponenti di tutti i livelli di governo. In sala oltre ai primi cittadini anche il presidente della Regione Attilio Fontana, i viceministri Gianmarco Centinaio (Politiche agricole) e Alessandro Morelli (Infrastrutture) e il sottosegretario all’interno Nicola Molteni.

Ma l’ospite principale è stato il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, che ha toccato vari temi a partire dall’obiettivo della giornata. "È un momento di confronto delle esperienze dei tanti sindaci che abbiamo in Lombardia, che sono una forza del movimento", ha detto. Dal palco ha ricordato con piacere gli anni in cui lui stesso ha vestito i panni di primo cittadino: dal 1995 al 2004 è stato sindaco del suo paese natale, Cazzago Brabbia. "I miei ricordi più belli in politica sono legati proprio a quell’esperienza", ha detto. Quindi alla platea ha parlato del significato della Lega. "Non è un partito politico come gli altri, se qualcuno entra in Lega pensando che sia come gli altri ha sbagliato a capire, perché la Lega è un’altra cosa. È un gruppo di persone che amano la propria terra e fanno il bene della propria gente". Infine un’inevatibile giudizio in vista del voto nella città giardino: "A Varese vince Bianchi, ma c’è da capire quanta gente andrà a votare dopo la pandemia: non so quale sarà l’affluenza, è una situazione nuova". Anche Matteo Salvini , intervenuto in collegamento video, ha parlato delle elezioni a Varese. "Vincere a Varese vale doppio – ha detto – un grazie a Matteo Bianchi, che ha fatto l’esatto contrario di quello che fa la politica di solito, ovverosia mettere in discussione il suo posto a Roma per tornare a dedicarsi alla sua comunità". Salvini ha parlato anche del ruolo strategico che spetterà ai sindaci nei prossimi mesi e anni. "Penso che vale più un sindaco di un deputato o un senatore, perché soprattutto in questo periodo storico di Covid con l’utilizzo dei fondi europei avere sindaci al posto giusto e con le idee chiare è fondamentale". E lo stesso Bianchi ha riflettuto sull’importanza dei sindaci e dei territori. "Io ho già fatto il sindaco e ho il privilegio di fare il parlamentare e devo dire che la concretezza che devono assumere i sindaci nello sviluppare il proprio mandato è qualcosa che a Roma non si trova".